Gino Paoli a Sanremo: “Il Festival? più importante la valletta della canzone. Largo ai giovani”/FOTO

4 ottobre 2011 | 20:40
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Gino Paoli a Sanremo: “Il Festival? più importante la valletta della canzone. Largo ai giovani”/FOTO
Gino Paoli a Sanremo: “Il Festival? più importante la valletta della canzone. Largo ai giovani”/FOTO
Gino Paoli a Sanremo: “Il Festival? più importante la valletta della canzone. Largo ai giovani”/FOTO
Gino Paoli a Sanremo: “Il Festival? più importante la valletta della canzone. Largo ai giovani”/FOTO
Gino Paoli a Sanremo: “Il Festival? più importante la valletta della canzone. Largo ai giovani”/FOTO
Gino Paoli a Sanremo: “Il Festival? più importante la valletta della canzone. Largo ai giovani”/FOTO

Il cantautore italiano è stato l’ospite della seconda giornata di lezioni del concorso che premia i vincitori con l’accesso diretto al Festival della Canzone Italiana nella sezione “Giovani”.

"Il Festival? è ormai uno spettacolo televisivo in cui è più importante la valletta che presenta del cantante che partecipa.Sanremo dovrebbe essere fatto solo dai giovani": dalla cattedra di Area Sanremo Gino Paoli lancia una provocazione sul Festival e dispensa consigli agli oltre 400 giovani presenti al Palafiori.

Il cantautore italiano è stato infatti l’ospite della seconda giornata di lezione del concorso che premia i vincitori con l’accesso diretto al Festival della Canzone Italiana nella sezione “Giovani”. Intervistato dal giornalista Giordano, Paoli ha ripercorso gli esordi della sua lunga carriera musicale partita da Genova con un gruppo di amici quali Tenco, Lauzi e Bindi, con le audizioni per la casa discografica Ricordi, il primo Festival nel 1961 fino ai giorni nostri.

Una conversazione da padre della musica italiana, fatta di saggezza e spietata sincerità quella che il cantautore ha riservato ai giovani di Area Sanremo. Una lezione di vita di un neo 77enne con i capelli bianchi e i baffetti, ancora giovane dentro, attaccato alla libertà, profondamente umano e ribelle.

“Fare l’artista è qualcosa che non puoi frenare, è un bisogno. O siete bravi o non lo siete, l’artista deve avere l’idea esatta di quello che vuole” ha detto il cantautore nel suo intervento di oltre un’ora in cui è emersa la dura e vera realtà di chi vuole intraprendere oggi il mestiere dell’artista. Una realtà in cui la tv la fa da protagonista: “Oggi vendono i dischi quelli che vanno in tv 30 volte, perché oggi si compra l’immagine e non più la canzone, anche il Festival è diventanto uno spettacolo televisivo.  I “vecchi” dovrebbero servire solo per  fornire il materiale per cantare lasciandolo fare ai giovani".

Quei giovani che forse Gino Paoli non si aspettava di vedere così numerosi e soprattutto così attenti e desiderosi di apprendere. Quei giovani che lo hanno capito, accolto e salutato con un lungo applauso consapevoli di aver conosciuto uno dei pilastri della canzone italiana.