La tragica morte |
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Sanremo e dintorni
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Centinaia di persone al funerale di Antonello Giusta /FOTO

14 ottobre 2011 | 12:15
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Centinaia di persone al funerale di Antonello Giusta /FOTO
Centinaia di persone al funerale di Antonello Giusta /FOTO
Centinaia di persone al funerale di Antonello Giusta /FOTO
Centinaia di persone al funerale di Antonello Giusta /FOTO
Centinaia di persone al funerale di Antonello Giusta /FOTO
Centinaia di persone al funerale di Antonello Giusta /FOTO

I funerali, celebrati dal parroco Don Colombi, si sono svolti alle 10.30 nella chiesa di San Rocco alla foce di Sanremo. A stringersi attorno al dolore della famiglia, alla compagna e dei figli, tutti gli amici e conoscenti di Antonello.

Centinaia di persone hanno reso l’ultimo saluto questa mattina ad Antonello Giusta, il falegname 49enne di Sanremo morto in un tragico incidente frontale lunedì sera in corso Inglesi dietro il Casinò.

I funerali, celebrati dal parroco Don Colombi, si sono svolti alle 10.30 nella chiesa di San Rocco alla foce di Sanremo. A stringersi attorno al dolore della famiglia, della compagna e dei figli, tutti gli amici e conoscenti di Antonello. Vicino alla bara, la bicicletta e la divisa della Ciclistica Sant’Ampelio Bordighera con la quale Antonello aveva gareggiato e vinto. Al termine delle esequie un lungo applauso ha salutato il feretro all’uscita dalla chiesa. Un applauso lungo e pieno di dolore per una morte tragica e ancora da capire.

L’uomo stava scappando dalla Polizia, dopo non essersi fermato all’alta del posto di blocco in via Roma e, arrivato in cima a via Caduti del Lavoro, inseguito dalla volante, aveva follemente deciso di imboccare contromano il tratto di strada dove, dietro la prima curva, si è trovato davanti la 600 contro cui, schiacciato sotto il parafango anteriore, è morto.

Nulla infatti motiva una tale scelta azzardata nella vita di un uomo tranquillo, uno sportivo – ha gareggiato e vinto nel ciclismo con i colori della Ciclistica Sant’Ampelio Bordighera – fidanzato e con due figli. Era anche molto attivo dal punto di vista del lavoro. Faceva il falegname e , nel contempo, gestiva il bar "Picchio", in via padre Semeria a Sanremo.