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Vendita azioni Autostrada dei Fiori del Comune di Sanremo: le considerazioni di Futuro e Libertà

4 settembre 2011 | 13:43
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Vendita azioni Autostrada dei Fiori del Comune di Sanremo: le considerazioni di Futuro e Libertà

Troviamo, infine, del tutto assurdo che si intenda sanare il bilancio aumentando le entrate con poste straordinarie.

E’ nostra intenzione intervenire in merito ad un punto specifico che sara’ oggetto didiscussione durante i lavori del prossimo consiglio comunale di Sanremo previsto per questa sera. Ci riferiamo, in particolare, alla ipotizzata vendita delle azioni dell’ Autostrada dei Fiori. Iniziamo queste nostre brevi considerazioni partendo da un tanto semplice quanto riteniamo efficace paragone, quello che vede i comuni di Imperia e di Sanremo detentori, pressoche’ alla pari, di quote della societa’ stessa.

Il nostro Coordinatore Provinciale, l’avvocato Giuseppe Fossati, capogruppo FLI nel comune capoluogo, ricorda come circa un paio di anni fa il comune di Imperia fece fare una stima che quantifico’ il valore , in previsione di una eventuale vendita,in circa 6 milioni di euro ed altresi’ come tale eventualita’ venne esclusa in considerazione del fatto che i dividendi annuali fossero pari a circa 400.000 euro.

Quindi non solo, come nessun altro investimento e’ oggi in grado di garantire, molti remunerativi, ma anche in quanto essi stessi vadano a confluire in voci dibilancio che finanziano la spesa corrente, ossia il settore nel quale gli enti locali in generale sono piu’ in crisi. Volendo poi portare il confronto fino a questioni di stretta attualita’ "nazionale" potremmo affermare che si potrebbe porre in essere un vero e proprio paradosso di un’operazionetipo "Milano/Serravalle" al contrario.In quel caso la Provincia compro’ le azioni al triplo del loro valore mentre nel caso di Sanremo si tratterebbe di venderle a circa la meta’. Resterebbe identico l’utilizzatore finale e chissa’,magari anche qualche specifico interesse della magistratura.

Anche se, rispetto a queste grandi questioni, potrebbe essere considerato di minore importanza chiudiamo con un ultimo, pensiamo legittimo interrogativo. Posto, come non ci auguriamo, che il comune di Sanremo esca dalla societa’, il sindaco, che se non andiamo errati e’ della stessa consigliere d’amministrazione, ne rimarrebbe membro con, a proposito di "casta",tessere e ricche prebende? Troviamo, infine, del tutto assurdo che si intenda sanare il bilancio aumentando le entrate con poste straordinarie.

Riteniamo inveceindispensabile ristrutturare la spesa prendendo atto che , grazie alle brilanti ultime gestioni,il casino’ non e’ piu’ assolutamente in grado di garantire i lussi che la citta’ nonpuo’ evidentemente piu’permettersi.

Francesco Castagnino

presidente del circolo di Sanremo

membro del direttivo provinciale e regionale

per il direttivo sanremese

Futuro e Liberta’ per l’Italia