Riorganizzazione ospedaliera: per Scibilia del Pd bene l’Usl n. 1

16 settembre 2011 | 20:26
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Riorganizzazione ospedaliera: per Scibilia del Pd bene l’Usl n. 1

La battaglia avanzata oggi dalla CISL e dalla UIL provinciale in affianco al Comitato S. Charles, rischia di diventare una grossa iniziativa popolare con un risvolto meramente mediatico

Considero il progetto di riorganizzazione dell’Ospedale di Bordighera redatto dalla Dirigenza del USL n.1, un’ ottimo lavoro , costruito in modo collegiale con precisione, passione, sacrifici , professionalità ed un valore elevato di umanità. In un momento drammatico come questo che stiamo attraversando sotto l’aspetto finanziario per la sanità nazionale, con un Governo Nazionale capace solo di chiedere tagli , riduzioni di servizi e di risorse finanziarie alle Regioni, essere riusciti a salvare l’Ospedale di Bordighera è stata un’impresa da eroi.

Il metodo di lavoro attuato dal Direttore Generale dott. Cotelessa, dal suo staff e da tanti operatori di eccellenza della sanità pubblica ( numerosi primari medici ) puo’ essere preso in considerazione come un’ modello di riferimento per il funzionamento della sanità in Regione Liguria. Una chicca che puo’ essere presa come bussola di riferimento in un momento di grossa confusione e di difficoltà per tutta la rete ospedaliera della nostra terra. Un’esperienza vissuta già in passato con il settore della farmaceutica , dove la rivoluzione iniziata ad Imperia successivamente diventata un modello ligure , sta permettendo il risparmio di svariati milioni di euro pubblici. Pertanto la Provincia di Imperia ha di nuovo fatto il proprio dovere con coscienza utilizzando le alte capacità professionali interne, senza utilizzo di costose consulenze, tenendo come prima priorità la tutela della salute dei cittadini . Un ‘operazione che ora dovrà essere attuata dall’assessore alla salute Claudio Montaldo in modo omogeneo su tutta la Regione da Ventimiglia alla Spezia, senza distinzionie differenze, senza creare sulla mappa colorazioni diverse . E’ evidente che oggi pesa ancora troppo la diversità nei trasferimenti finanziari alle diverse aziende sanitarie , che vede la USL n.1 in difetto rispetto alla sua “sorella “ di La Spezia che è formata dallo stesso numero di residenti , stesso numero di anziani e stessa distanza dal centro genovese, ma “purtroppo” spende molto meno . Questa ritengo debba essere a mio giudizio la “giusta” battaglia “ da portare avanti,coinvolgendo le istituzioni, le forze sociali, i cittadini .

La battaglia avanzata oggi dalla CISL e dalla UIL provinciale in affianco al Comitato S. Charles, rischia di diventare una grossa iniziativa popolare con un risvolto meramente mediatico, mirato a sconfiggere un progetto inesistente quale la chiusura dell’Ospedale di Bordighera . Un’iniziativa importante , che rischia di creare tensioni e paure tra i cittadini del comprensorio intemelio, su presupposti non piu’ attuali e su principi di organizzazione sanitaria rivolti con la testa indietro, quando l’Italia era un paese normalee non uno Stato a rischio di crollo economico-finanziario. Una cosa è pero’ certa l’Ospedale di Bordighera è salvo, NON CHIUDE, anzi sarà nettamente migliorato in termini organizzativi, sanitari, edilizi e di vivibilità .

Ora dopo che la Provincia di Imperia ha fatto il proprio dovere , attendiamo con fiducia di conoscere i progetti di risparmio delle altre USL che dovranno contribuire a risanare e riorganizzare l’intera sanità ligure , sapendo che non si possono piu’ usare pesi diversi.

Sergio SCIBILIA