Riorganizzazione ospedale di Bordighera: le precisazione dell’Asl 1 Imperiese

29 settembre 2011 | 12:24
Share0
Riorganizzazione ospedale di Bordighera: le precisazione dell’Asl 1 Imperiese

Si ritengono, infine, gravi le affermazioni del Comitato S.Charles, che tendono a mettere in dubbio l’onestà e serietà dei professionisti che hanno sottoscritto il documento di riorganizzazione

Con riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni riguardo alla riorganizzazione degli Ospedali di Bordighera e Sanremo, l’ASL 1 Imperiese ritiene necessario riaffermare alcuni concetti e precisare ulteriormente alcuni aspetti del piano presentato.

In particolare: Non esiste alcun progetto né regionale né, tanto meno, aziendale che preveda la chiusura dell’Ospedale e del Pronto Soccorso di Bordighera;

Il progetto, presentato (e consegnato) alla stampa nei giorni scorsi e consultabile sul sito dell’azienda (www.asl1.liguria.it), prevede il mantenimento dell’attività ospedaliera:

60 posti letto per acuti (ricoveri ordinari)

23 posti letto di Recupero e Rieducazione Funzionale

18 posti letto psichiatria per post acuti

6 posti letto di osservazione breve presso il Pronto Soccorso (prima non presenti)

8 posti letto di Day Surgery (chirurgia di giorno)

8 poltrone per interventi di oculistica

L’attività di Day Surgery avrà valenza provinciale e multidisciplinare prevedendo la concentrazione di interventi di oculistica in oggi effettuati a Sanremo e Imperia, interventi di ginecologia in oggi effettuati a Imperia e Sanremo, interventi di chirurgia e ortopedia e, tra pochi mesi, anche prestazioni chirurgiche di chirurgia vascolare. Verranno pertanto pienamente utilizzate tutte le sedute operatorie disponibili (10 alla settimana). Non è possibile concentrare su Bordighera, come richiesto in alcuni interventi, tutta la Day Surgery provinciale in quanto le sedute che in oggi sono garantite sono in numero maggiore di quelle potenzialmente eseguibili a Bordighera.

Da quanto sopra è evidente che all’Ospedale di Bordighera viene mantenuta una attività “ospedaliera” e non si comprendono affermazioni che tendono a contestare tale fatto aprendo la porta a scenari “catastrofici” e, soprattutto, non reali.

Si ritengono, infine, gravi e lesive della professionalità dei medici e del codice etico, le affermazioni del Comitato S.Charles, che tendono a mettere in dubbio l’onestà e serietà dei professionisti che hanno sottoscritto il documento di riorganizzazione, sostenendo che non avrebbero “potuto opporsi”.

Alla luce di quanto sopra, la Direzione Aziendale, continuerà i confronti con tutte le istituzioni, i sindaci e i rappresentanti di tutti gli enti locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria. Conferma, infine, la disponibilità ad incontrare comitati e associazioni di cittadini (la proposta di incontro era già stata formulata al Comitato S.Charles in data 16/9). E’ evidente che tale disponibilità è strettamente correlata alla richiesta di riconoscimento della serietà e onesta intellettuale del documento presentato, che è espressione del lavoro di medici e tecnici, condiviso e sottoscritto dai responsabili di tutte le strutture interessate dal progetto di riorganizzazione e approvato dal Collegio di Direzione della ASL.