Mancato pagamento alle imprese: ultimatum al Comune di Sanremo. Confindustria”situazione drammatica”

9 settembre 2011 | 15:11
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Mancato pagamento alle imprese: ultimatum al Comune di Sanremo. Confindustria”situazione drammatica”
Mancato pagamento alle imprese: ultimatum al Comune di Sanremo. Confindustria”situazione drammatica”
Mancato pagamento alle imprese: ultimatum al Comune di Sanremo. Confindustria”situazione drammatica”
Mancato pagamento alle imprese: ultimatum al Comune di Sanremo. Confindustria”situazione drammatica”
Mancato pagamento alle imprese: ultimatum al Comune di Sanremo. Confindustria”situazione drammatica”
Mancato pagamento alle imprese: ultimatum al Comune di Sanremo. Confindustria”situazione drammatica”

Una situazione drammatica, attribuibile, secondo il direttore di Confindustria Argirò, sia ad una responsabilità politica ma soprattutto alle scelte effettuate dai vertici dirigenziali del Comune, dagli uffici tecnici.

Trovare soluzioni immediate per evitare che la situazione precipiti in un contenzioso tra imprese e pubbliche amministrazioni e in particolare il Comune di Sanremo, principale stazione appaltante: è questo l’ultimatum lanciato dalle associazioni di categoria del comparto edile riunite questa mattina nella sede della Cassa Edile di Sanremo alla presenza di Alessandro Bocchio presidente Confindustria Imperia, Giuseppe Argirò direttore Confindustria Imperia, Olimpio Lanteri presidente degli Edili e Antonio Sindoni per Confartigianato.

Sotto accusa, l’atteggiamento di Palazzo Bellevue costretto al sostanziale blocco dei pagamenti alle imprese per i lavori svolti ormai da oltre 18 mesi a causa del patto di stabilità con conseguenze gravissime per il sistema produttivo locale e provinciale. Un atteggiamento che le associazioni non sono più disposte a sopportare soprattutto dopo l’esito non produttivo del tentato percorso di collaborazione proposto all’amministrazione a tutela delle imprese.

Non possiamo più andare avanti – denuncia Bocchio – siamo in una situazione drammatica con decine di imprese nostre associate e non a rischio fallimento che aspettano di essere pagate da un anno e mezzo”.L’allarme era infatti già stato lanciato nel marzo del 2010 con un altro appello congiunto tra Confindustria e Confartigianato nel quale si chiedeva all’amministrazione l’adozione di iniziative condivise: come l’avvio intervento del progetto Pigna Mare, sblocco interventi per nuovi investimenti. Da allora, denunciano, non è cambiato nulla e il comparto ha visto una perdita di 783 unità pari al 21.58% dei posti di lavoro impiegati in Provincia d’Imperia e di 148 aziende, pari al 16.96% delle imprese iscritte in cassa edile.

Non è una presa di posizione di contrasto ma siamo alla frutta, non abbiamo nessuna possibilità di sopravvivenza. Adesso basta con le parole serve che qualcuno che faccia dei fatti. Abbiamo già dovuto licenziare, non possiamo più aspettare. Siamo arrivati al tetto massimo di sopportazione” ha commentato Lanteri il quale non ha escluso l’ipotesi della una sospensione di massa della forza lavorativa.

“Tutti giorni riceviamo telefonate di ditte che non hanno lavoro e persone. E’ indispensabile trovare una soluzione per i pagamenti e formule di lavoro nuove attraverso l’impiego nuovo di capitale – suggerisce Sindoni – Qui c’è uno tsunami che ci sta annegando tutti”.

Una situazione drammatica, attribuibile, secondo il direttore di Confindustria Argirò, sia ad una responsabilità politica ma soprattutto alle scelte effettuate dai vertici dirigenziali del Comune, dagli uffici tecnici. Responsabilità precise dunque per il direttore che commenta “ “Il percorso di mediazione ha subito una variazione da noi non condivisa e che le imprese non possono sostenere. Quando ti mettono in ginocchio ti devi organizzare e se alcuni di quei punti da noi proposti fossero stati evasi il quadro sarebbe oggi meno teso ha aggiunto Argirò  – il Patto stabilità ha avuto unica conseguenza: il blocco dei pagamenti e degli investimenti, le uniche due cose che non andavano toccate”.

Nessuno ha dato segnali di aver compreso la gravità della situazione; gli amministratori devono prendere coscienza di quello che sta succedendo – ha aggiunto Lanteri – altrimenti è dimostrazione di menefreghismo nei confronti di coloro che invece hanno dato la massima disponibilità. Faremo azioni diverse non più di collaborazione. Hanno promesso troppo senza rispettare”.

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