Intervento di Pasquale Indulgenza su refezione scolastica e altri servizi

29 settembre 2011 | 16:55
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Intervento di Pasquale Indulgenza su refezione scolastica e altri servizi

A nostro avviso, l’alimentazione e l’educazione dei bambini non possono diventare merci e vanno quindi assicurate come servizi essenziali da non privatizzare.

Il PdL, che ha disertato l’affollatissima assemblea con i lavoratori e i cittadini tenutasi qualche giorno fa nell’Aula Consiliare, mette le cose in chiaro: "Il problema vero – scrivono i liberisti berlusconiani al governo della Città, perché i cittadini imperiesi ben intendano la loro ideologia – non è se privatizzare o meno, ma organizzare una forma efficace di privatizzazione". Essi dunque hanno già scelto, altro che non avere "pregiudiziali"!!!!!

Finalmente è tutto chiaro, a partire dal fatto che la normativa in materia, se attentamente considerata, permette di non mettere sul mercato i servizi erogati dalla Seris (nelle dichiarazioni pidielline riportate si parla solamente di refezione scolastica, ma bisogna ricordare che in ballo coi sono anche le attività educative di prescuola e doposcuola e il sostegno all’handicap), per il cui mantenimento in mano pubblica ben sarebbero praticabili altre soluzioni. E’ una scelta di indirizzo politico, quella che si vuole attuare, in verità concepita già da anni.

Il paragone che i berlusconiani fanno con il bando per l’affidamento dello smaltimento dei rifiuti, al fine di giustificare la propria linea, è del tutto inappropriato. Si tratta di ambiti di intervento diversissimi: il settore rifiuti, o quello dei trasporti, pur fondamentali, non hanno certo le implicazioni che ha un servizio di mensa scolatica!!

In ogni caso: da dove pensano, i pidiellini locali, con i loro sconcertanti sillogismi (la legge dice che i servizi pubblici locali ‘a rilevanza economica’ vanno privatizzati. La refezione è un sistema pubblico locale. Ergo, essa si può privatizzare……) che un affidatario privato delle attività di refezione scolastica ricaverebbe i propri profitti, se non da una gestione industriale e commerciale del servizio, dall’organizzazione manageriale del lavoro e dei lavoratori, dai prezzi imposti all’utenza? E come possono pensare e affermare che in un ambito così delicato e importante per la salute dei bambini e per la loro crescita, in termini di educazione alimentare e socialità, una privatizzazione non porterebbe effetti complessivi di scadimento? _

Ci domandiamo: i rappresentanti del PdL hanno dichiarato di fronte agli Imperiesi – fino ad oggi così largamente generosi con essi in termini di consenso elettorale – come la vedono: ma che cosa pensa la Lega Nord di Imperia, che li assiste e sostiene fedemente e silenziosamente? E’ favorevole a mettere sul mercato e a dare a privati servizi locali fondamentali che finora, nella nostra città, sono stati assicurati con una qualità e con una dedizione che solo la gestione pubblica può garantire?

Insisto sulla mia proposta, già avanzata pubblicamente, che al più presto genitori utenti e lavoratori del settore, col sostegno delle organizzazioni sindacali, si incontrino e unifichino le loro proteste in una sola rivendicazione: solo cosi si può pensare di battere il disegno privatizzatore dell’Amministrazione di Destra e puntare ad affermare una riqualificata gestione pubblica dei servizi in argomento.  A nostro avviso, l’alimentazione e l’educazione dei bambini non possono diventare merci e vanno quindi assicurate come servizi essenziali da non privatizzare.

Scusate, ma ci spiegate, altrimenti, a che cosa serviranno più i Comuni, in questo benedetto Paese, di questo passo? Altro che "federalismo" e altre amenità simili…….

Pasquale Indulgenza

capo gruppo P.R.C. a Comune di Imperia