Consiglio provinciale: la diretta

29 settembre 2011 | 23:39
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Consiglio provinciale: la diretta

Non è bastato essere tutti d’accordo per votare un documento comune sulla situazione della sanità nella provincia di Imperia.

Non è bastato essere tutti d’accordo per votare un documento comune sulla situazione della sanità nella provincia di Imperia. Centro destra e centro sinistra sono rimasti divisi pur condividendo l’opposizione ai tagli previsti dalla Regione Liguria nel comparto della sanità.
La questione al centro del dibattito è quella del riassetto del sistema sanitario della provincia che dovrebbe, e il condizionale è d’obbligo, vedere sorgere un ospedale unico nell’area di Arma di Taggia entro il 2020 con il conseguente ridimensionamento delle attuali strutture. Il nuovo ospedale dovrebbe prevedere anche i reparti di cardiochirurgia e neurochirurgia attualmente assenti nella provincia. Recentemente però la Regione ha approvato tagli che prevedranno la chiusura di alcuni reparti in Provincia ben prima della costruzione della nuova struttura ospedaliera finendo sul banco degli imputati.
Un accalorato Bosio si è speso a favore dell’ospedale Saint Charles di Bordighera che secondo il piano regionale vedrà ridimensionato il reparto di medicina e chiusi quelli di chirurgia, ortopedia e traumatologia chiedendo di fare fronte comune: “Qui da tagliare non ce n’è più. Facciamo sentire la nostra voce anche se la sanità non è di nostra competenza”.
“O facciamo l’ospedale nuovo entro il 2020 oppure se l’orizzonte non sarà quello del 2020 si dovrà ridiscutere e ricalibrare la questione” gli fa eco Vassallo PD.
“Siamo relegati ad essere la cenerentola della Liguria” accusa il consigliere Lanteri, PDL, lamentando il trattamento da parte della Regione sulla quota capitaria sulla sanitaria che risulta inferiore a quella di La Spezia. “Le ragioni sono solo politiche” aggiunge.
All’ordine del giorno anche la questione delle predazioni di vitelli nella zona di Rezzo. È stata approvata la mozione della maggioranza che prevede la costituzione di un fondo unico tra l’ente parco, Provincia e Regione contro quella della minoranza che invece chiedeva alla Provincia di dare avvio ai risarcimenti.