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Cava Rocca Croaire: lettera aperta al Comune di Taggia, Procura e Ministero Ambiente

30 settembre 2011 | 08:50
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Cava Rocca Croaire: lettera aperta al Comune di Taggia, Procura e Ministero Ambiente
Cava Rocca Croaire: lettera aperta al Comune di Taggia, Procura e Ministero Ambiente
Cava Rocca Croaire: lettera aperta al Comune di Taggia, Procura e Ministero Ambiente
Cava Rocca Croaire: lettera aperta al Comune di Taggia, Procura e Ministero Ambiente

La lettetra è stata inviata dal Nucleo di resistenza civile di Castellaro & Comitato spontaneo “cava e betonaggio, no grazie”.

Malgrado da circa una settimana fosse pronta la lettera aperta da inviare al Comune di Taggia, abbiamo atteso il consiglio comunale di Castellaro del 13 settembre scorso poiché avevamo protocollato una richiesta a riguardo degli sviluppi sulle verifiche richieste dalla Regione sulla cava “Rocche Croaire”.

Dopo lo svolgimento del consiglio comunale, il Sindaco Catitti, nonostante il dilungarsi del consiglio, ci ha dato la possibilità di fare alcune domande.

Le verifiche richieste dalla regione al Comune di Castellaro non sono state ancora avviate da parte di quest’ultimo perché non hanno ancora avuto la possibilità di studiare i documenti della regione, compreso il nostro esposto del 13 giugno 2011, a cui fa riferimento la richiesta di verifiche regionale.

Il sig. Catitti, ci ha detto che doveva lamentare un po’ le nostre posizioni, alcune volte corrette, altre a suo giudizio un po’ strumentali. Aveva lì sul tavolo un articolo de “La Stampa” del 3 settembre u.s. che ci riguardava ma non lo voleva esibire per non fare polemiche perché era tardi. La cava, ci ha detto, per una parte è sul territorio di Castellaro autorizzata e una parte su quello di Taggia non autorizzata all’escavazione (cava/discarica). Mentre su quello di Castellaro si può dire quello che si vuole perché comunque c’è trasparenza e se andiamo da lui troviamo ‘’la porta aperta’’, non sappiamo nulla di cosa succede su quella di Taggia (riprova ne è la richiesta che gli abbiamo fatto l’ultima volta per il betonaggio e che avremmo dovuto fare anche a Taggia).

Noi abbiamo ribadito al Sindaco Catitti che le richieste le abbiamo inviate anche al Comune di Taggia ma da quest’ultimo non ci è pervenuta nessuna risposta. Il Sig. Sindaco Catitti ci ha assicurato che per quanto riguarda la competenza giuridica del Comune di Castellaro il Comune è adempiente e quindi di procedere con le stesse richieste anche con il Comune di Taggia. Questo abbiamo fatto, o per meglio dire ribadito (come si può notare dalle date riportate nell’esposto che segue).

Di seguito il testo della lettera aperta inviata per competenza al Comune di Taggia, al Sindaco il Dott. Vincenzo Genduso e all’Assessore all’Ambiente Sig. Ivan Lombardi. La stessa lettera l’abbiamo inviata per conoscenza Al Procuratore Capo di Sanremo, il Dott. Roberto Cavallone e al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

F.toNUCLEO DI RESISTENZA CIVILE DI CASTELLARO & COMITATO SPONTANEO “CAVA E BETONAGGIO, NO GRAZIE”.

Oggetto: Cava – discarica abusiva sita in Regione Rocche Croaire – Comune di Taggia

In data 22 luglio 2011 abbiamo depositato presso l’ufficio protocollo del Comune di Taggia, una nota indirizzata al Sindaco, il Dott. Vincenzo GENDUSO, in cui comunicavamo: “Visto che non abbiamo ricevuto alcuna risposta alle nostre richieste di carattere ambientale e “amministrativo riguardanti il sito all’oggetto. Vi alleghiamo per opportuna conoscenza copia “del nostro fax inviato agli Entiin indirizzo delle attività perduranti anche sul territorio di Vostra competenza”.

Alla suddetta nota era allegata una lettera inviata a mezzo telefax in data 21 luglio 2011 al Procuratore Capo di Sanremo (Dott. Roberto CAVALLONE), al Prefetto di Imperia (Dott. Francesco Paolo Di MENNA), al Presidente della Provincia di Imperia (Dott. Luigi SAPPA), al Servizio Attività Estrattive della Regione Liguria (Dott. Gianni DELLACASA), al Comando della Guardia di Finanza di Sanremo (Ten. Arianna ROVETTO), al Corpo Forestale dello Stato di Badalucco (Sov. Federico MERLINO) ed al Sindaco del Comune di Castellaro (sig. Alessandro CATITTI), il cui testo recitava:

“Con la presente intendiamo porre alla Vs. attenzione, con la massima urgenza, che “nonostante la scadenza già avvenuta dell’Ordinanza regionale del 21/07/2010 (Prot. n. “PG/2010/105561) e della concessione regionale con D.G.R. n. 665 (del 25/06/2004) scaduta il “25 giugno u.s. del sito all’oggetto, che imponeva il ripristino dei luoghi con definitiva “piantumazione del “Lotto1”, continua l’attività di commercializzazione di materiali non “appartenenti all’attività estrattiva”. “Inoltre è nostro intendimento mettere a Vs. conoscenza che il versante nord-ovest, nonostante la nostra denuncia del mese di Luglio 2010, è stato nuovamente sottoposto a scavi sebbene la “zona sia già stata fortemente lesionata, in passato, dall’uso indiscriminato di cariche esplosive non autorizzate”.

A tale proposito, Vi facciamo notare che parecchie volte abbiamo comunicato per iscritto al Sindaco di Taggia e all’Assessore all’Ambiente che gli esercenti della FINDELEN Srl svolgono attività abusive (es: scavi abusivi, interramento di materiali non autorizzati, recupero di materiali non autorizzati, ecc. ecc.) sul Vostro territorio, nel sito confinante con il Comune di Castellaro denominato “Rocche Crovaire”, ove le attività di cava sono autorizzate esclusivamente sul territorio di Castellaro dalla concessione regionale n°665 del 25 giugno 2004. Nei documenti inviati al Comune denunciavamo profondi scavi e ripascimenti abusivi con materiali inidonei. Vi rammentiamo, inoltre, che nelle lettere depositate a mano all’ufficio protocollo del Comune in data 30/04/2009, 30/03/2010, 14/05/2010, 21/07/2010, 04/08/2010, 29/09/2010, 06/01/2011, due racc. A/R datate 15/05/2009, 07/08/2009, quattro inviate a mezzo telefax, in data 06/09/2010, 21/01/2011, 21/04/2011 e 01/09/2011, delle quali sette contenevano anche richieste di carattere ambientale/amministrativo. Alle nostre istanze è pervenuta una sola risposta, in riferimento alla nostra nota del 30/03/2010, di cui peraltro eravamo già a conoscenza dato che ve ne abbiamo dato gli estremi già nell’esposto del 30 aprile 2009 (vs. autorizzazione prot.n°22131 datata 11 luglio 2008).

Riferendoci al sito all’oggetto, ubicato sul territorio del Comune di Taggia, dove ad oggi nessun Ente ha verificato l’effettiva profondità degli scavi perpetrati; i conseguenti ripascimenti abusivi ed il rischio idrogeologico – evidenziato nella perizia del C.T.U. depositata presso il Tribunale di Sanremo in data 03/04/1996 – che fino ad oggi nessun Ente ha preso in considerazione, pertantoabbiamo inviato un esposto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in data 14 febbraio 2011. Con la presente, reiteriamo la nostra richiesta ai sensi della legge 241/1990 sulla trasparenza amministrativa e

CHIEDIAMO

Se, presso i vostri uffici, esistono delle istanze della Ditta Findelen Srl dei f.lli TONEGUTTI o altre ditte, in cui richiedono di poter ampliare l’attività di estrazione e lavorazioni degli inerti inserendo anche l’attività di impresa edile ovvero di betonaggio, nella zona Regione RoccheCroaire del Comune di Taggia. Se esistono, presso i vostri uffici, delle richieste di concessioni edilizie riguardanti il sito all’oggetto. Sperando di ricevere una risposta, ringraziamo anticipatamente porgendo distinti saluti".

(Le foto datate 19 maggio 2009, riguardano il mappale 397 (foglio XXIV) sul Comune di Taggia, durante l’interramento delle traversine FFSS in cemento precompresso sui terrazzamenti anche loro abusivi.La foto datata 26 maggio 2009, sono le ultime traversine FFSS a vista che vengono interrate nel mappale 176 (foglio XXIV) sempre nella cava-discarica abusiva di Taggia, pochi giorni prima di un controllo congiunto).