Approvata in consiglio pratica su vendita Tiro a Volo e azioni Autostrada. Minoranza abbandona aula

5 settembre 2011 | 02:17
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Approvata in consiglio pratica su vendita Tiro a Volo e azioni Autostrada. Minoranza abbandona aula

Con quindici voti favorevoli la maggioranza ha approvato l’affido a terzi dell’incarico per la valutazione della stima del valore delle azioni del Comune.

Il Consiglio comunale di Sanremo ha approvato, al termine di una lunga seduta, la pratica riguardante l’alienazione dell’ex Tiro a Volo; mentre ha deliberato di dare incarico a un consulente di valutare la consistenza azionaria in seno alla societa’ Autostrada dei Fiori, in vista di una futura alienazione della propria quota, finalizzata a fare cassa.

Questi sono i principali punti della manovra finanziaria del Comune di Sanremo, con l’amministrazione retta dal sindaco del PdL, Maurizio Zoccarato, che vede nell’alienazione di alcuni immobili comunali, l’unica soluzione per tamponare gli effetti della crisi e rispettare il Patto di Stabilita’.

La seconda pratica, quella dell’Autostrada, e’ stata approvata con i soli quindici voti della maggioranza in quanto l’opposizione aveva gia’ abbandonato l’aula in segno di protesta, all’atto dell’approvazione della pratica sul Tiro a Volo. Per la minoranza, contraria all’alienazione dei beni immobili del Comune, vendere le quote dell’Autostrada, significherebbe perdere una rendita tra i 300 e i 400mila euro all’anno.

Non è pensabile che si realizzi la vendita del Tiro a volo entro il 31 dicembre – ha sostenuto nei vari interventi A.Gorlero del Pd – Sapevamo che si sarebbe superato il patto stabilità ma noi contestiamo il metodo che non è leale nei confronti dell’opinione pubblica. Noi questa pratica del tiro a volo ve la tiriamo contro è impossibile avvallare scelte che prevedono il contrario di tutto. Siete in ritardo di sei mesi sul tema”. Sulla stessa linea il consigliere d’opposizione Alberto Biancheri: “le delibere di questa sera sono importanti per il pagamento alle imprese ma il problema è nei modi in cui siamo qui stasera a discutere la pratica”.

“Il Governo sta creando gravi danni agli enti come il nostro ha sottolineato il primo cittadino Zoccarato al termine della serata – Nessuno si diverte a vendere gli immobili così come le quote Autostrada dei Fiori ma sappiamo che dobbiamo tutelare l’ente”.

Il sindaco ha quindi ricordato la scelta costretta dell’amministrazione sul piano alienazioni”Ci sono immobili fatiscenti per cui gli enti non hanno la forza economica per rimetterli a posto. Abbiamo fatto questo consiglio proprio di domenica cercando di accelerarei tempi per cercare di rimanere nel patto di stabilità su cui lavoriamo ogni giorno. C’è una crisi enorme – ha aggiunto il sindaco – e gli scompensi non dipendono dalla nostra amministrazione se abbiamo trovato un buco nell’Ucflor , se Amaie aveva perdita. Dipende anche da noi invece se oggi Amaie è in pareggio. cercare soluzioni, razionalizzare gli immobili e cercare di farli funzione meglio. Non siamo più nella condizione di fare barricate per vedere chi ha ragione e chi ha torto”.

Sul discorso vendita immobili si è cercato di trovare un giusto compromesso tra le esigenze del comune che potrebbe rischiare la bancarotta e tenere in proprietà gli immobili” ha aggiunto il presidente Lupi. Bocciati gli emendamenti presentati dal Pd sulla pratica, l’opposizione ha abbandonato l’aula e il consiglio ha quindi affrontato senza un vero confronto l’ultimo punto all’ordine del giorno sulla vendita della quota azionaria del Comune nell’Autostrada dei Fiori.

Con quindici voti favorevoli la maggioranza ha approvato l’affido a terzi dell’incarico per la valutazione della stima del valore delle azioni del Comune. Una volta acquisita la stima, la pratica verrà nuovamente affrontata in consiglio per valutare possibilità e modalità cessione azioni.

Io mi astengo perché faccio parte consiglio di amministrazione Autostrada dei Fiori. Se potessimo lo eviteremmo – ha concluso il sindaco Zoccarato ma non abbiamo altra scelta per salvare l’ente e debiti che abbiamo. Noi non abbiamo acceso mutui ma è nostro dovere nei confronti degli operai pagare i debiti”.