Accusati di aver rubato su 4 auto di turisti: confermato il carcere per Arleo e Iamundo

9 settembre 2011 | 15:15
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Accusati di aver rubato su 4 auto di turisti: confermato il carcere per Arleo e Iamundo

I due ventimigliesi, arrestati dalla Polizia, sono accusati di aver messo a segno,quattro furti, ai danni di altrettante vetture di turisti, in frazione Fanghetto, a Olivetta San Michele, Comune dell’alta val Roja, nell’entroterra di Ventimiglia

Si e’ aperto, stamani, in tribunale a Sanremo, con la conferma della custodia cautelare in carcere e il rinvio del processo al prossimo 12 ottobre, il rito direttissimo nei confronti di: Pietro Arleo, 26 anni e Gilberto Iamundo, di 34 anni, i due ventimigliesi accusati di aver messo a segno,quattro furti, ai danni di altrettante vetture di turisti, in frazione Fanghetto, a Olivetta San Michele, Comune dell’alta val Roja, nell’entroterra di Ventimiglia, arrestati dalla polizia, grazie a un turista-detective olandese, che ha incastrato i due ladri fotografandoli con un teleobiettivo, durante la fuga.

Difesi dall’avvocato Mario Ventimiglia, i due imputati sono comparsi in aula stamattina. I fatti. Le auto sono state forzate e razziate del contenuto: videocamere, denaro contante, cellulari, navigatori, indumenti e altri oggetti personali. I due, con precedenti specifici alle spalle, hanno concentrato la loro attenzione su due Volkswagen, una Opel e una Citroen. T

utta la refurtiva l’hanno, poi, trasferita su una Panda. Grazie al tempestivo intervento delle Volanti, che si trovavano in zona, la coppia di ladri e’ stata inseguita e raggiunta. I due hanno provato a confondere le acque, gettando la refurtiva in un dirupo, ma hanno fatto poca strada. Uno dei due aveva abbandonato l’auto a Ventimiglia Alta, ma è stato preso, mentre si allontanava dal parcheggio; l’altro si era rifugiato in un bar poco distante.

Entrambi hanno provato a negare le proprie responsabilità, ma non avevano fatto i conti con un turista olandese che, nel frattempo, aveva fermato la Volante, consegnando “al volo”, alcune foto prese da lunga distanza con un teleobiettivo professionale nelle quali, l’aspirante detective, aveva "immortalato" la scena. La foto migliore ritrae uno dei due che corre verso la Panda con la refurtiva in mano. Entrambi accusati di furto aggravato, dovranno saranno processati per direttissima. Parte della refurtiva è stata recuperata e verrà presto restituita ai legittimi proprietari.