Summit dei Comuni: Vinai (Anci) “I piccoli Sindaci non sono una casta” / INTERVISTE

24 agosto 2011 | 11:19
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Summit dei Comuni: Vinai (Anci) “I piccoli Sindaci non sono una casta” / INTERVISTE
Summit dei Comuni: Vinai (Anci) “I piccoli Sindaci non sono una casta” / INTERVISTE
Summit dei Comuni: Vinai (Anci) “I piccoli Sindaci non sono una casta” / INTERVISTE
Summit dei Comuni: Vinai (Anci) “I piccoli Sindaci non sono una casta” / INTERVISTE
Summit dei Comuni: Vinai (Anci) “I piccoli Sindaci non sono una casta” / INTERVISTE
Summit dei Comuni: Vinai (Anci) “I piccoli Sindaci non sono una casta” / INTERVISTE

“Quella delle 54 mila poltrone è davvero una stravaganza, basta fare due conti per capire che non costano ma sono un valore per il presidio del territorio” ha dichiarato il segretario regionale Anci Pierluigi Vinai.

Quella delle 54 mila poltrone è davvero una stravaganza, basta fare due conti per capire che non costano ma sono un valore per il presidio del territorio. Ci deve essere la possibilità di mettere ordine a questa manovra confusa e ingestibile”: queste le parole in anteprima del segretario regionale dell’Anci Pierluigi Vinai, a pochi minuti dall’inizio del summit dei Comuni della Provincia con popolazione inferiore ai mille abitanti, in corso ad Imperia dopo il preannunciato taglio contenuto nella manovra economica del Governo.

Non si capisce perché, in un percorso verso l’unione dei Comuni, si è voluto inserire in questa forma violenta e confusa un nuovo provvedimento che non porta beneficio alcuno se non demagogia – ha aggiunto Vinai – Si taglia dove c’è presidio del territorio prezioso, quando intervengono le valanghe o i problemi territoriali chi è che va a salvaguardare il territorio? i piccoli sindaci mica i parlamentari e i consiglieri regionali con tutto il rispetto per queste figure. I piccoli sindaci sono considerati dall’opinione pubblica quasi una casta ma non è vero! sono dei volontari”.

Il segretario ha quindi confermato la linea dell’unione dei Comuni come soluzione anche in un ottica di superamento delle Province. Soluzione su cui si è focalizzata la discussione tra i sindaci concordi ad una razionalizzazione dei servizi ma contrari all’accorpamento dei Municipi, circa 41 nella Provincia con popolazione inferiore ai 1000 abitanti. Obiettivo del summit la formulazione di un documento condiviso da presentare a Roma contro i tagli.

La razionalizzazione delle funzioni la stavamo facendo con il percorso delle unioni dei comuni, in cui si mettono insieme funzioni associate, si risparmiano soldi e abbattendo certe forme di "campanile" non più praticabili – ha aggiunto il segretario – Stiamo cercando di attivare tutti i canali possibili, domani ci sarà il direttivo nazionale con Marta Vincenzi e il referente dell’Anci Liguria Sanremo a Roma. I parlamentari sono stati attivati tutti. Lunedì avremo assemblea a Milano di tutto il Nord Italia”.

Critiche contro i tagli previsti dal decreto n.138 del 13/08/2011 anche da parte desi Sindaci presenti al summit: “Questa è la messa in discussione di un territorio che va preservato, se venissero soppresse le piccole comunità come Aurigo e tutti i Paesi di 6mila abitanti non solo si perderebbe valore storico artistico ma il controllo del territorio che andrebbe ad essere abbandonato nella viabilità e nei servizi” ha aggiunto, Piercarlo Gandolfo sindaco di Aurigo. “Penso che siamo amministrati da persone che non hanno mai gestito dei piccoli Comuni – commenta il sindaco di Airole Fausto Molinari dicono che ci siano degli sprechi ma sanno tutti che per esempio noi ci gestiamo l’acquedotto in economia diretta, ci piantiamo i fiori noi. Io guadagno circa 600 euro e non facciamo carico sulle casse comunali, non ci facciamo pagare le trasferte , se vengono degli ospiti gli paghiamo il pranzo ”.

Chiara anche la posizione del Presidente della Provincia di Imperia, Luigi Sappa: "Oltre alla Provincia, anche una quarantina di Comuni potrebbero essere aboliti: siamo in stretto contatto con i parlamentari, in particolare l’On.Scajola che sta seguendo l’evoluzione di questo decreto legge nelle sedi parlamentari in stretto collegamento con il Presidente del Consiglio. Vogliamo rappresentare fa giungere chiara e forte la voce del Ponente per mantenere questi presidi  che sono i Comuni e Sindaci sul territorio".