Stagione turistica e classe politica locale. Le considerazioni di F.Castagnino (Fli)

22 agosto 2011 | 13:23
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Stagione turistica e classe politica locale. Le considerazioni di F.Castagnino (Fli)

Non riteniamo dover aggiungere altro a queste amare considerazioni se non auspicare un rapido e radicale cambiamento della classe politica che tanti e tali danni sta procurando alla collettivita’ comunale e provinciale.

Desideriamo intervenire per commentare brevemente alcune delle comunicazioni che, oggetto di pubblicazione in questi giorni da parte degli organi di informazione, hanno, tra le altre attratto la nostra attenzione.

Abbiamo cosi’ potuto registrare le pressoche’ entusiastiche dichiarazioni da parte dell’amministratrice/imprenditrice alberghiera o viceversa, se preferisce, vicesindaco di Sanremo in merito tanto alla stagione turistica quanto al generale andamento del Casino’ a cui aggiunge, perche’ no,una "sviolinata" sulle (presunte) enormi capacita’ del primo cittadino e del presidente della stessa casa da gioco.

Peccato che sulle prime ci pare esista un parere "leggermente" difforme da parte di chi, il locale Presidente della Federalberghi, arriva ad ipotizzare chiusure "semestrali", mentre le seconde sono decisamente smentite da cifre assai diverse ed impietose. Il tutto corredato con l’ormai immancabile critica nei confronti del "loro" governo/ "amico" che, con la decisione di eliminare i "ponti" darebbe una mazzata a questi comparti.

Ci chiediamo, crediamo legittimamente, tra perplessita’ sui "ponti", tensioni su pensioni e contributi di solidarieta’ o possibili aumenti dell’Iva, finte abolizioni delle province etc. etc. cosa restera’ di quella manovra, approvata dall’Europa almeno nei saldi, che avrebbe dovuto, nelle intenzioni, contribuire a far uscire il nostro paese dalla crisi. Tornando al nostro territorio non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra piena e convinta solidarieta’ al Presidente del CONI Ivo Bensa che manifesta, in una lunga ed accorata lettera, la sua piu’ che legittima delusione per le sorti dello sport in particolarea Sanremo definendo la situazione come "un disastro e come l’immagine piu’ amara della sconfittacome mai accaduto nella storia dello sport locale".

Dr. Bensa, ci permttiamo di invitarla, per evitare un’ingiusta presa in giro, a non organizzare in futuro incontri pubblici quale quello, peraltro molto sentito e partecipato,in occasione dell’ultima campagna elettorale comunale. Ricordera’ perfettamente le promesse, come altre disattese e non mantenute, che fece soprattutto chi oggi avrebbe invece l’onore e L’onere di rispettarle per un doverosa considerazione nei suoi confronti e dei concittadini che ancora, a tutti i livelli, credono nel valore dello sport.Cosa

Cosa si inventeranno allora i nostri bravi amministratori per scaricare le reponsabilita’? Il vecchio ritornello per cui la colpa e’ sempre degli altri. Del governo "amico" abbiamo gia’ detto, in altri casi di chi li ha preceduti o …della Regione, insomma di Genova matrigna. Non intendiamo, per quanto ovvio, quiintentare una difesa d’ufficio della stessa a riprova del fatto che Futuro e Liberta’ da’ sempre prova di essere equi-distinto ed equidistante da questo sedicente centro destra quanto, ovviamente,dal centro sinistra.

Devo pero’, in questo caso, portare una testimonianza dovuta ad un’esperienza diretta. Per sei anni sono stato assessore al lavoro per l’amministrazione provinciale. Molto spesso ero tenuto a recarmi proprio in Regione per discutere di sostanziosi finanziamenti che dessero corpo e sostanza ai tantissimi progetti che i miei collaboratori di allora predisponevano. Ho pertanto avuto a che fare, in tali occasioni,con due amministrazioni regionali di diverso colore politico e posso affermare con assoluta certezza ed ad onor del vero di non aver MAI avuto modo di riscontrare alcun favoritismo nei confronti di una delle altre tre province liguri rispetto alla lontana e periferica provincia di Imperia.

Ci pare oltremodo paradossale poi che, proprio l’attuale responsabile delle societa’ partecipate della provincia,utilizzi,quale esempio,il raffronto tra le localita’per sport invernali di Monesi e Santo Stefano d’Aveto (GE). Ammettiamo dinon essere direttamente informati ma ci piacerebbe sapere se anche in quella localita’ della provincia genovese si sia verificatauna gestione cosi’ poco oculata da parte di fior di amministratori, ovviamente di direttaemanazione della politica,che ha portato alla liquidazione della societa’ stessai cui debiti, come sempre, verranno saldati dai cittadini probabilmente conil piu’ classico degli aumenti: quello dei tributi.Non riteniamo dover aggiungere altro a queste amare considerazioni se non auspicare un rapido e radicale cambiamento della classe politica che tanti e tali danni sta procurando alla collettivita’ comunale e provinciale.

Francesco Castagnino

presidente del circolo di Sanremo

membro direttivi provinciale e regionale

per il direttivo sanremese

Futuro e Liberta’ per l’Italia