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Polemica interna al V.E.O.S.P.S.S.: l’intervento del segretario generale Fra Riccardo Bonsi

22 agosto 2011 | 13:39
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Polemica interna al V.E.O.S.P.S.S.: l’intervento del segretario generale Fra Riccardo Bonsi

Innanzi tutto, devo scusarmi con il Sig. Marcello Menegatto, in quanto non era assolutamente mia intenzione metterlo in difficoltà di fronte al mio invito.- scrive Fra Bonsi.

 Di seguito l’intervento del Segretario Generale del V.E.O.S.P.S.S.di Seborga Fra Riccardo Bonsi in riferimento alla lettera inviata dal Sig. RemoFerrari, "Capo – o portavoce – del Consiglio dei Priori del Principatodi Seborga, in rappresentanza di tutto il Popolo Sovrano".

"Di fronte ad una così succulenta opportunità non posso che sedermi aldesco ed iniziare il mio lauto pranzo. Innanzi tutto, devo scusarmi con il Sig. Marcello Menegatto, in quantonon era assolutamente mia intenzione metterlo in difficoltà di fronteal mio invito. Anzi, dopo aver atteso "Sua Altezza" sino alle ore 18.00 davanti alBar Ristorante "Taverna San Bernardo", mi sono dovuto recare nellasala consiliare del Comune, dove era prevista una riunione del nostroGran Consiglio. Qui, abbiamo preso una importante decisione: tutto il V.E.O.S.P.S.S. èdisposto ad aiutare il Sig. Menegatto.

Infatti, dopo aver letto l’articolo del Sig. Ferrari ed in particolarela frase: "……. ebbene, sappia il Bonsi che noi si ribadiscePopolo Sovrano – non permettiamo al Principe di confrontarsi conpersone estranee al nostro Principato" siamo disposti a supportarlo inuna causa contro il Consiglio dei Priori" presso la Corte Europea deiDiritti dell’Uomo (CEDU) di Strasburgo. Ci è veramente dispiaciuto vedere "Sua Altezza" umiliato dal Sig.Ferrari, il quale gli ha "IMPEDITO" (…… noi non permettiamo …..)di poter aderire al mio civile invito, ponendolo di fatto in uno statodi sudditanza e imponendo, con impeto (….. noi non permettiamo……) quale deve essere la sua condotta.

Sinceramente, al di là delle diatribe che ci possono essere state conil Sig. Menegatto (peraltro sempre civili), non riteniamo giusto chela sua persona venga così ridicolizzata in pubblico da un signore (chedi signorile ha ben poco) che mai si è interessato al Principato (bendiversamente da suo fratello, il nostro compianto amico WalterFerrari) e che solo ora è sbucato dal nulla per sfogare chissà qualeintima repressione.

Il V.E.O.S.P.S.S., pertanto, nell’interesse di Seborga, è pronto atendere la mano al "Principe" Marcello I, contro un personaggio (o ungruppo di personaggi, visto che parla in nome del Consiglio deiPriori) che, con violenza, gli tappa la bocca e gli impedisce diesercitare i suoi poteri, sbeffeggiandolo pubblicamente e facendolosembrare un burattino da strapazzo. E cosa dire poi del Popolo Seborghino? Sempre il Sig. Ferrari, in una sua frase afferma: "….. Continuinopure la loro vita al di fuori del Principato di Seborga e sappiano chese per questa volta il presente invito viene rivolto loro in terminiurbani, se ci dovesse essere un’altra occasione, certamente nonpossiamo garantire che i cittadini del Principato di Seborgacontinueranno a comportarsi sempre allo stesso modo.".

Cosa dire di fronte a tanta insulsaggine? Il Sig. Ferrari giunge a dire (utilizzando un linguaggio minaccioso,degno del miglior rappresentante di una ndrina – leggi cosca) che ilPopolo di Seborga arriverebbe a utilizzare violenza nei nostriconfronti. QUESTO NON LO PERMETTO! Il Popolo di Seborga è un Popolo, fiero, onesto, fatto di lavoratori edi persone civili. Il tentativo del Sig. Ferrari di far passare i Seborghini per deidelinquenti è inaccettabile! Si vergogni di quello che dice, in una sola lettera è riuscito ademolire il Principe e i Seborghini. Ma sa quello che scrive? SEBORGA SVEGLIA!!!!!

Infine, mi permetta, voglio fare altri due appunti, diciamo culturali. Innanzi tutto, il Sig. Ferrari scrive: "Dunque, il Bonsi ha scelto l’Italia, non riconoscendo tutto ciò che il popolo, il Principe ed isuoi "bracci destri e sinistri" stanno facendo per portare avanti ungiudizio dinanzi allaCorte di Giustizia Europea ……." Anche qui, marasma totale………. Sicuramente lui, Vero Seborghino, non sa nulla dei ricorsi fatti peril Principato e tantomeno sa cosa sia la Corte di Giustizia. Al fine di evitargli altre figuracce, desidero fornirgli una brevespiegazione.

1) La "Corte di Giustizia dell’Unione Europea" (CGUE), con sede inLussemburgo, ha il compito di garantire l’osservanza del dirittonell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondatividell’Unione Europea.Vi possono ricorrere solo gli Stati della U.E.

 A tal proposito, un ricorso è stato presentato alla Corte di Giustiziaa Lussemburgo, ma è stato rigettato (ovviamente), perché non dicompetenza (ma chi erano gli avvocati che non sapevano quello che sifacevano?). La Corte di Giustizia non va confusa con la "Corte Europea dei Dirittidell’Uomo" (CEDU), istituita nel 1959 dalla "Convenzione Europea perla Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali"(nata nel 1950), con sede a Strasburgo (Francia).Vi aderiscono tutti i 47 membri del Consiglio d’Europa. La Corte può ricevere sia ricorsi individuali che ricorsi da partedegli Stati contraenti, in cui si lamenti la violazione di una delledisposizioni della Convenzione o dei suoi Protocolli Addizionali. A tal proposito, è stato presentato un ricorso nel 2008 (n. 52856/08),che a tutt’oggi non è stato inserito nel motore di ricerca ufficialedella Corte (HUDOC, vedi linkhttp://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/search.asp?skin=hudoc-fr) e sulquale pendono delle denunce penali per autenticazione di firme false(ci risiamo, ma chi può aver fatto una stupidaggine simile?Sicuramente un avvocato delle cause perse).

Ancora, le due Istituzioni sopra menzionate non vanno confuse con la"Corte Internazionale di Giustizia" (ICJ), principale organogiudiziario delle Nazioni Unite, che ha sede all’Aja (Paesi bassi), laquale ha il compito di dirimere le dispute fra gli Stati Membri delleNazioni Unite che hanno accettato la sua giurisdizione. Qui non esiste (perchè il "Principato", non essendo ancoraufficialmente riconosciuto, non può certo aderire alle Nazioni Unite)alcun ricorso.

SPERO DI ESSERE STATO CHIARO.

Vorrei infine far notare al Sig. Ferrari che "bracci destri esinistri" (forse un refuso apparso anche in altri articoli) NON E’ITALIANO! I BRACCI (maschile plurale) indicano qualcosa di meccanico o distatico non afferente all’essere umano, le BRACCIA (femminile plurale)indicano gli arti superiori dell’essere umano).Quindi a meno che le persone a cui il Ferrari si riferisce non abbianoarti artificiali tipo pinze o gru, quello che lui scrive NON E’ LINGUAITALIANA. Prima di scrivere, sarebbe meglio documentarsi e utilizzare un buondizionario.

RES IPSA LOQUITUR! Spero di non averle rubato troppo tempo e la ringrazio per la sua cortese disponibilità.

Fra Riccardo Bonsi

Segretario Generale del V.E.O.S.P.S.S.