Piccoli comuni cancellati dalla finanziaria? I sindaci del Ponente: sì alla bozza del documento ANCI

…Abbiamo assistito in questi anni a ripetute incursioni nell’assetto ordinamentale dei Comuni, motivate sempre da ragioni economico finanziarie, accompagnate da promesse, non mantenute, di riforme organiche…
I Sindaci degli oltre sessanta Comuni della provincia imperiese con meno di 10 mila abitanti, riuniti nella sala del Consiglio provinciale, unitamente alla Prima Commissione Consiliare “Affari istituzionali” coordinata da Gianstefano Orengo, sotto la presidenza del dott. Luigi Sappa, e con la partecipazione di Consiglieri regionali, provinciali e del Segretario regionale Anci Liguria Dott. Pierluigi Vinai, presa visione del Decreto Legge 138 del 13/08/2011, ed esaminatone dettagliatamente il contenuto, specie in relazione agli artt. 15, 16 del Titolo IV, dopo animata e partecipata discussione, avvertono in tutta la sua urgenza e gravità una situazione economica generale che pone la Nazione come il Governo nella necessità di operare drastiche riduzioni dei costi degli apparati istituzionali, e fanno proprio il seguente testo inserito nella bozza del documento dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) che sarà sottoposto ad esame domani a Roma dal Direttivo nazionale dell’ANCI:
“Abbiamo assistito in questi anni a ripetute incursioni nell’assetto ordinamentale dei Comuni, motivate sempre da ragioni economico finanziarie, accompagnate da promesse, non mantenute, di riforme organiche.
Le misure sui piccoli Comuni contenute nel decreto ripropongono il medesimo approccio, sono palesemente frutto della facile logica dei tagli, peraltro di costi assai esegui, quindi errate anche da questo profilo e semmai foriere di costi politici e sociali elevati per il sistema democratico.
Intendiamo esprimere la massima contrarietà alle previsioni sui piccoli Comuni, in quanto previsioni inutili, inefficaci, non coerenti con altre previsioni già adottate da questo Governo, confuse e carenti di una visione organica di semplificazione istituzionale e di efficienza della Pubblica Amministrazione.
Sempre sulle previsioni di carattere istituzionale, preme esprimere anche il dissenso su quanto previsto in materia di Province: un intervento tampone, fortemente demagogico e ragionieristico, che evidenzia l’assenza di una visione strategica dell’assetto istituzionale degli Enti Locali. Sarebbe buona cosa che in Parlamento finalmente si avviasse un ragionamento serio su un tema da troppo tempo all’ordine del giorno, prestando attenzione alle proposte provenienti dal mondo degli Enti Locali.
L’Anci ha più volte avanzato proposte di semplificazione delle responsabilità amministrative pubbliche sul territorio al fine di evitare sovrapposizioni e dispersione di risorse. Ad avviso dei Comuni occorre stabilire che la responsabilità delle funzioni amministrative e dei servizi alla collettività deve essere attribuita ai Comuni così come previsto nell’art.118 della Costituzione. È necessario poi incentivare il ricorso all’unione dei Comuni come forma stabile di gestione delle funzioni del Comune al fine di migliorare la qualità dell’organizzazione e dei sistemi di erogazione dei servizi (back office). Vanno eliminate tutte le strutture intermedie che non hanno legittimazione democratica che oggi assorbono funzioni, servizi e risorse che potrebbero essere più efficacemente portate a livello comunale. Va creato un sistema di collegamento (elettorale e amministrativo) stabile fra piccoli Comuni e le Province per fare in modo che esse possano svolgere una funzione di coordinamento degli Enti di minori dimensioni nell’erogazione di particolari servizi (luce, acqua, gas, trasporto) e nello svolgimento di alcune funzioni (sviluppo locale, turismo). Occorre avviare un percorso temporale definito per costituire entro il 2012 le città metropolitane”.
Alla discussione, dopo l’introduzione del Presidente Luigi Sappa, del Consigliere e Sindaco di Castelvittorio G. S. Orengo, di P.L. Vinai, hanno preso parte il capogruppo dell’opposizione consigliare Riccardo Giordano, il sindaco di Castellaro Alessandro Catitti, il vicesindaco di Rocchetta Nervina Alina Gastaudo, il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola, il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, il sindaco di Molini di Triora Marcello Moraldo, il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi, il vicesindaco di Diano Castello Massimo Calcagno, il sindaco di Diano San Pietro Ivano Massone, il sindaco di Orco Feglino (Savona) Milena Scosseria, membro del direttivo nazionale dell’Anci, il sindaco di Pompeiana Rinaldo Boeri, i consiglieri provinciali Paolo Ceppi, Claudio Martini, Giovanni Bosio, Vittorio Desiglioli, il sindaco di Cosio d’Arroscia Danilo Antonio Gravagno.
Le inziiative di questi giorni, che accompagnano la riunione odierna (riunione dell’Upi a Roma, domani il direttivo nazionale dell’ANCI, lunedì la manifestazione a Milano dell’ANCI), dimostrano l’intensità di partecipazione e di dibattito delel comunità locali. Domani a Roma, al direttivo nazionale dell’ANCI, l’Anci Liguria porterà le risultanze del dibattito di oggi a Imperia.