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“Il mare in salita. Da Sanremo a Dolcedo passando per i bricchi”:presentazione a Villa Boselli

17 agosto 2011 | 16:08
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“Il mare in salita. Da Sanremo a Dolcedo passando per i bricchi”:presentazione a Villa Boselli

Nel salone di villa Boselli, ad Arma di Taggia , nell’ambito della rassegna “Con LEGGEREzza – guardando tra le pagine di un libro” si svolgerà l’incontro con la scrittrice Rosella Postorino

Giovedì 18 agosto 2011, alle ore 21, nel salone di villa Boselli, ad Arma di Taggia , nell’ambito della rassegna “Con LEGGEREzza – guardando tra le pagine di un libro” si svolgerà l’incontro con la scrittrice Rosella Postorino, che sarà accompagnato da Giovanni Choukadarian.

IL MARE IN SALITA. DA SANREMO A DOLCEDO PASSANDO PER I BRICCHI è il suo terzo libro: un reportage narrativo sulla Riviera dei Fiori, edito da Laterza nella collana "Contromano": Il libro parla di Sanremo, San Lorenzo al Mare, Dolceacqua, Apricale, Arma e Taggia, Triora, Porto Maurizio, Dolcedo e Moltedo, Oneglia, con accenni a Pietrabruna, Cipressa e Lingueglietta. Ad Arma e Taggia è dedicato un intero capitolo, perché la scrittrice è particolarmente affezionata alla loro realtà.

La Riviera dei Fiori è un corteo di paesi lungo una strada a picco sul mare, l’Aurelia, dove si vive in apnea aspettando l’estate. È una cascata di borghi aggrappati alle colline, stesi al sole come lucertole, in procinto di scivolare. Case addossate come squame di una pigna, grovigli di carugi, cattedrali di ulivi: per conquistare la cima non puoi avere fretta, devi imparare a respirare. È Sanremo con la sua mitologia dei fiori come una storia d’amore finita, e il Festival come un’ostinata speranza. È Oneglia con le ciminiere dismesse in riva al mare, Dolceacqua con la sua bellezza minerale, Apricale con le raffiche di luce, Triora con le pareti d’ardesia a intrappolare streghe. La Riviera dei Fiori sembra l’Italia. Ma è più dell’Italia: è un racconto apocalittico, risorgimentale, un racconto della Resistenza, una fiaba. La Riviera dei Fiori non assomiglia a niente, perché è un mondo pensato in verticale.

Rosella Postorino è una scrittrice cresciuta a San Lorenzo al Mare, che da molti anni vive a Roma, ha esordito con il racconto In una capsula (Ragazze che dovresti conoscere, Einaudi Stile Libero 2004). Il suo primo romanzo, La stanza di sopra (Neri Pozza 2007), è entrato nella rosa dei finalisti del Premio Strega e ha vinto il Premio Rapallo Carige Opera Prima e il Premio Città di Santa Marinella. Il suo secondo romanzo, L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero 2009), ha vinto il Premio Benedetto Croce e il Premio della Giuria Cesare De Lollis. La sua pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (Working for Paradise, Bompiani 2009) è stata rappresentata durante la terza edizione della rassegna internazionale Napoli Teatro Festival (giugno 2010) e ha avuto dieci giorni di repliche al Teatro Litta di Milano nell’autunno 2010. Ha scritto il testo per lo spettacolo Nel lago. Materiali in esposizione, rappresentato durante il festival B-motion di Bassano del Grappa a settembre 2010. Ha pubblicato il saggio breve Malati di intelligenza, raccolto in un’antologia di saggi critici su Marguerite Duras (Duras mon amour 3, Lindau 2003). Lavora come editor di narrativa italiana e collabora anche con il mensile «Rolling Stone»