Vertenza Conforamaitalia, il 31 luglio sciopero contro i licenziamenti collettivi

21 luglio 2011 | 13:24
Share0
Vertenza Conforamaitalia, il 31 luglio sciopero contro i licenziamenti collettivi

Dell’Orefice (Fisascat Cisl): “Risposte aziendali inadeguate ”

Tavolo inconcludente quello per l’espletamento dell’esame congiunto previsto dalla normativa per trovare una soluzione condivisa alla procedura di licenziamento collettivo avviata dalla società di arredamento Conforama Italia per 160 unità impiegate nei punti vendita ad insegna Conforama, Emmezeta ed Emmezeta Moda di Bagnaria Arsa (UD), Riposto (CT), Montalto Uffugo (CS),Fasano (BR), Cittaducale (RI) e Vergiate (VA).
In occasione del confronto con le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil l’azienda non ha fornito le informazioni richieste in ordine ai disequilibri economico-gestionali che costituirebbero i presupposti della riduzione del personale. Inoltre, rispetto alle proposte dei sindacati di ricorrere in alternativa alla mobilità volontaria, l’azienda ha proposto che il ricorso alla cassa integrazione coinvolga sempre gli stessi lavoratori, rendendo così impossibile la rotazione nell’arco dei 12 mesi previsti ed una ripartizione equa dell’onere della perdita retributiva. Indisponibilità netta da parte aziendale si è inoltre registrata in relazione alla richiesta sindacale di rivedere al ribasso il numero complessivo degli esuberi.
“Consideriamo assolutamente inadeguate le risposte aziendali, questa vertenza richiede una gestione all’altezza della gravità della situazione nel pieno rispetto delle previsioni normative che regolano le fasi della procedura di mobilità – ha commentato il segretario nazionale dellaFisascat Vincenzo Dell’Orefice – Per questi motivi abbiamo proclamato lo sciopero di tutto il personale di Conforama Italia per il 31 luglio prossimo”.
Alla mobilitazione del 31 luglio potrà essere affiancata, a discrezione delle strutture territoriali di Fisascat, Filcams e Uiltucs, un’altra giornata di sciopero che sarà stabilita a livello territoriale dalle strutture sindacali interessate dalla procedura di licenziamento collettivo.