Politica del turismo a Sanremo: i dubbi di un lettore

Riflessione sulla politica turistica del Comune di Sanremo. C’è un Sindaco dice: "Sanremo città della musica … casino dappertutto e chi non è daccordo se ne vada in montagna". Pare invece che molti degli albergatori i cui esercizi si affacciano su Lungomare Imperatrice e su Lungomare delle Nazioni, e chissà che tra questi non ci sia anche il Vice Sindaco Lolli, la pensino diversamente, abbiano ricevuto proteste da parte della propria clientela (guardacaso i famosi "turisti"), ed abbiano predisposto una petizione al Sindaco (ne ho una bozza datata 22 luglio 2011) per limitare l’attività di uno stabilimento balneare che una volta la settimana si trasforma in discoteca sul mare … E’ chiaro che chi vive di turismo non apprezza il casino diffuso … va bene solo sotto le case degli altri! E’ giunta l’ora che qualcuno, ed in particolare chi ha autorizzato un’altra discoteca sulla spiaggia tra i due porti, si vergogni e chieda scusa ai cittadini di Sanremo, che non hanno meno diritto alla quiete pubblica notturna dei turisti che pernottano negli alberghi! Come ho già scritto in una recente occasione occorre un regolamento redatto nel rispetto delle leggi vigenti, la volontà e la capacità di farlo osservare e, soprattutto, investimenti da parte di coloro che vogliono esercitare l’attività di gestore di discoteca all’aperto.

In attesa di puntualizzazioni e smentite da parte degli interessati, Sindaco ed Assessori in testa, mi permetto di avanzare un piccolo dubbio, cui forse potrebbe rispondere l’Ufficio ambiente del Comune di Sanremo: non sarà che le deroghe concesse per l’esercizio di discoteche sulle spiagge siano illegittime alla luce sia del vigente Piano del Rumore del Comune di Sanremo, che sembrerebbe non consentire deroghe nelle zone a mare di Lungomare Salvo D’Acquisto e Lungomare delle Nazioni, sia della recente Legge Regionale in materia?
Cordiali saluti,

Renato Alberti