Pasquale Indulgenza: “No a interruzione trasmissione televisiva sedute consiglio comunale”

10 luglio 2011 | 22:31
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Pasquale Indulgenza: “No a interruzione trasmissione televisiva sedute consiglio comunale”

“Il Comune di Imperia, peraltro, non pubblica e affigge neanche manifesti murali di convocazione del civico consesso, come avviene in tante altre città italiane”

La trasmissione televisiva delle sedute del consiglio comunale della Città Capoluogo della Provincia è un fatto di comunicazione istituzionale e, come tale, riveste assoluta importanza democratica.
I cittadini imperiesi sono fortemente affezionati ad essa e da sempre la seguono con attenzione ed interesse, così come fanno non pochi residenti in comuni vicini. L’opinione pubblica, infatti, si arricchisce di una conoscenza diretta e integrale di quanto viene discusso e deciso in consiglio.
Includere tale attività tra le "spese di rappresentanza" non è corretto, poiché ne distorce il significato ed il valore civici, da servizio di pubblica utilità.
Il Comune di Imperia, peraltro, non pubblica e affigge neanche manifesti murali di convocazione del civico consesso, come avviene in tante altre città italiane.
La proposta del collega Zagarella del PD, che sollecita i consiglieri comunali a mettere a disposizione il loro modestissimo gettone di presenza per consentirne la prosecuzione, oggi messa in discussione dall’Amministrazione per asseriti problemi di costi non sopportabili dal bilancio, si fa apprezzare come iniziativa in sè, come richiamo al problema. Tuttavia, posto che la valutazione della Giunta appare del tutto sbilanciata rispetto all’entità di altri, perduranti costi che gravano sui conti dell’Ente (ad esempio, su quello degli incarichi esterni), occorrerebbe considerare che le rappresentanze comunali hanno tra di loro ben diverse dimensioni: alcune sono formate da un solo consigliere, pur corrispondendo all’espressione di voto di migliaia di Imperiesi; altre, invece, sono formate da decine di consiglieri.
Le seconde, nel caso, potrebbero farsi carico ben più agevolmente, al loro interno, di quanto ha proposto il collega Zagarella.
E’ anche opportuno rimarcare, per inciso, che i gruppi consiliari più piccoli si sono visti imporre qualche anno fa una punitiva compressione dei tempi di intervento (che vale anche per pratiche importantissime), a soli sette minuti, in forza di una logica che privilegia brutalmente il numero dei componenti di un gruppo rispetto alla titolarità del mandato istituzionale, in linea di principio universale ed eguale.
Faccio appelllo, pertanto, all’intero Consiglio Comunale e al Suo Ufficio di Presidenza affinché unitariamente, in uno scatto di dignità e autonomia, riesca a scongiurare l’annunciata cancellazione delle trasmissioni, recependo le possibilità concrete che si danno in campo e assicurando così di mantenere il servizio in argomento con l’adozione di idonee soluzioni.
La cosa avrebbe anche il senso di segnalare la centralità dell’Organo Politico cittadino, che nel corso di questi decenni leggi sciagurate hanno sempre più privato di decisionalità a favore dell’Esecutivo, che infatti assume una grande parte dei provvedimenti di competenza comunale senza l’obbligo di passare in consiglio.

Pasquale Indulgenza
capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia