Partito il Consiglio comunale dello Scullino Bis. FOTOSERVIZIO e diretta della seduta
Al centro della convocazione la surroga dei 4 consiglieri dimissionari, che è avvenuta regolarmente. L’unico a non avere accettato è stato Federico Biasi
E’ iniziato con la presenza del sindaco Gaetano Scullino l’atteso consiglio comunale di Ventimiglia. Tra i consiglieri assenti i due esponenti del Pd Domenico De Leo e Franco Paganelli. Al centro della serata la surroga dei 4 consiglieri dimissionari.
Il primo a prendere il posto è stato il neo consigliere Roberto Ballestra (Pdl) subentrato a Franco Ventrella. A seguire il consigliere Angelo Ambesi è subentrato al posto dell’ex consigliere Filippo Maria Bistolfi mentre Daniele Ventura ha così commentato la sua entrata in consiglio al posto di Paolo Giugiario.
“Sono emozionato – ha commentato Ventura – è stato un ritorno inatteso, non pensavo di poter ritornare con questa amministrazione a sedere su questi banchi per amministrare. A questa chiamata ho risposto in modo positivo, non nego che avrei voluto entrare in un momento diverso con una tensione mediatica inferiore. Sosterrò l’amministrazione con le mie scelte – ha aggiunto – mi auguro che l’amministrazione possa concludere con la fine del suo naturale mandato”.
Infine il 28enne Dario Rebaudo (Movimento Frontalieri) ha preso il posto dell’ex consigliere Fucile. Chiusa la parentesi consiglieri, il presidente del consiglio Giuseppe Campagna ha letto al pubblico la lettera di revoca delle dimssioni presentata già questa mattina dal primo cittadino Scullino. "Ho deciso di tornare alla guida dell’amministrazione della città perchè ho ricevuto una valanga di attestati di stima e l’incitamento ad andare avanti nell’interesse esclusivo della nostra città, forte della coalizione politica con Pdl Lega e Udc – ha letto tra le righe – Dobbiamo portare a termine insieme alla colazione politica il compito che gli elettori ci hanno affidato, un compito che un commissario prefettizio non potrebbe assolvere perché vincolato all’ordinaria amministrazione. Chiedo la Commissione d’accesso per cancellare sospetti su cui gli sciacalli hanno speculato e speculano senza pensare all’interesse della città. Sono contro il cancro della criminalità organizzata. Impegno della città e con i partiti di maggioranza fino alla fine del mandato. Amo Ventimiglia"
Diretta e senza mezzi termini la replica del consigliere di minoranza Giovanni Foti (Gruppo Misto) “Sindaco lei è un grande attore, lei è bugiardo – ha asserito Foti – Lei ha fatto dimettere 4 consiglieri per dare sostegno a lei, li ha imbrogliati. Tutto questo non doveva succedere. Vuole schiacciare tutte le pietre che trova sulla sua strada ma un sindaco deve essere onesto e rispettoso con i suoi consiglieri e la città”.
Riflessioni pungenti anche nell’intervento del consigliere Pietro Raschiotti: “I consiglieri ci hanno lasciato per motivi politici legati a degli avvenimenti tuttora in corso e di cui non siamo di piena conoscenza. La riflessione su questo abbandono va approfondita. Il Sindaco nella lettera se la prende con molte opposizioni oltre al fatto che ha registrato delle perplessità di alcuni consiglieri di minoranza. Ma non era un segreto per nessuno che c’erano delle perplessità anche tra i banchi della maggioranza. Credo che non abbia fatto bene a ritirare le dimissioni così come non condivido la scelta del Pd di non essere presente questa sera”.
A seguire gli interventi dei consiglieri comunali del gruppo consiliare UDC della città di Ventimiglia Domenico Calimera e Mauro Merlenghi “non siamo un partito rimaneggiato ma persone che hanno fatto un cammino diverso sfociate nel gruppo dell’Udc. Le indagini e le commissioni ben vengano e facciano chiarezza, se siamo malati facciamo le analisi – hanno ribadito – Non è per il passato per il quale non abbiamo nulla da recriminare ma per il futuro, l’Udc ritiene necessaria una nuova fase politica che apra nella città quel necessario dibattito per affrontare le sfide del futuro”.
Critiche nei confronti del sindaco anche da parte del consigliere Angelo Raco (Futuri e Libertà): “leggo banali scuse in queste due pagine: due parole incomprensibili per sapere le vere motivazioni delle dimissioni di Scullino, decisione motivata dopo l’incontro con il Prefetto così come il ritiro delle stesse. Azione dittatoriale nel gestire questo consiglio comunale. Penso che lei abbia sbagliato a tornare alla guida della città, è vero che molte persone le hanno dimostrato la loro solidarietà ma la città è rimasta allo sbando. Non vedo una maggioranza tanto solida" ha concluso.
Infine la Lega Nord rappresentata da Manuel Paroletti:"Contestiamo l’atteggiamento che il sindaco ha avuto nei nostri confronti – ha detto il consigliere – è stata effettuata una scelta importante senza il coinvolgimento dei vertici della Lega, non è stato giusto agire così proprio con il partito che per primo ha sostenuto la sua candidatura a Sindaco. Le dimissioni servivano a toglierci dall’imbarazzo? forse siamo caduti nell’imbarazzo, quella scelta è stata fatta secondo noi per bloccare un blitz interno al Pdl, per frenare e gestire questione interna. La pressione mediatica è una costante della politica, non può essere tra i motivi che portano alle dimissioni. perplessità e poca soddisfazione per motivazioni che hanno portato alle dimissioni e al ritiro. Qualora dovessero verificarsi fatti particolari e importanti, emergere dati nuovi, violazioni e irregolarità allora è chiaro che la Lega avrebbe il diritto di rivalutare il suo ruolo all’interno dell’amministrazione".
Dopo l’intervento del consigliere del Pdl, neo capogruppo del Pdl Giovanni Ascheri a difesa dell’amministrazione Scullino, ha preso la parola il primo cittadino, il cui intervento è stato inizialmente interrotto da uno scontro verbale con il consigliere di minoranza Giovanni Foti, il quale ha abbandonato l’aula dando del delinquente al primo cittadino.
"Non immaginavo che durante il mio mandato avessi dovuto prender una decisione magari affrettata ma molto decisa: è successo qualcosa. Ho spiegato le motivazioni delle dimissioni e della mia iniziativa a revocarle – ha ricordato un determinato Scullino – Ci sono degli sciacalli fuori dalle istituzioni che hanno la possibilità attraverso situazioni mediatiche nuove di scrivere qualunque falsità e senza senso. Ben venga la commissione d’accesso, se ne parla da sei mesi per fare chiarezza per scrollarsi di dosso questa cappa del malaffare. Come si fa ad essere continuamente aggrediti sulla nostra onorabilità? noi non abbiamo mai avurto nessun tipo di intimidazioni. Noi siamo nella chiarà legalità, non dobbiamo nascondere nulla" ha sottilineato il sindaco concludendo con un appello ai media: "mi auguro che facciano il loro lavoro ricordando che le mezze parole, il sentito dire, fanno il male dell’immagine della nostra città".