Mafia & politica a Ventimiglia: 1a convocazione del consiglio comunale a rischio per numero legale

Un appuntamento decisivo, con unico punto all’ordine del giorno: la surroga dei quattro consiglieri dimissionari, che arriva a due giorni di distanza dal 14 luglio, momento in cui le dimissioni del sindaco Gaetano Scullino diventeranno esecutive
Rischia di saltare per mancanza del numero legale, ma potra’ riunirsi in seconda convocazione il giorno seguente, con almeno quattro consiglieri, il Consiglio comunale di Ventimiglia, convocato per le ore 20 di martedì 12 luglio. Un appuntamento decisivo, con unico punto all’ordine del giorno: la surroga dei quattro consiglieri dimissionari, che arriva a due giorni di distanza dal 14 luglio, momento in cui le dimissioni del sindaco Gaetano Scullino (Pdl) diventeranno esecutive, almeno che non ci sia un repentino dietro front.
Perchè il consiglio comunale possa regolarmente riunirsi è necessario che ci siano almeno 11 dei 16 consiglieri rimasti. A quanto pare, tuttavia, Angelo Raco (Fli), recentemente subentrato a Giovanni Ballestra (Pdl) avrebbe gia’ fatto intendere di non voler partecipare alla seduta.
Stessa cosa per Mauro Merlenghi, Manuel Paroletti (Lega Nord) e Giovanni Foti (socialista). Rimane da capire come voglia comportarsi il Partito Democratico, anche se in seconda convocazione – mercoledì 13 – il Consiglio potrà ugualmente riunirsi con almeno 4 consiglieri, così come previsto da una norma inserita dall’allora sindaco Giorgio Valfrè nel Regolamento Comunale.
Passiamo alla surroga dei consiglieri. I dimissionari, tutti del Pdl, sono: Filippo Maria Bistolfi, Franco Ventrella, Paolo Giugiario e Dario Fucile. Quest’ultimi dovrebbero essere sostituiti – tranne rinuncia – da: Roberto Ballestra, Federico Biasi (cugino del sindaco Armando Biasi), di Vallecrosia; Angelo Ambesi e Daniele Ventura. Non è detto, tuttavia, che i quattro sostituiti accettino tutti. C’è, infatti, anche la possibilità che qualcuno rinunci. In questo caso, sono già pronti i nomi di: Mara Cilli e Roberto Anfossi.