Lo Snalc scrive al Casinò: serve chiarezza su selezione posto impiegato archivio gettoni
“La partecipazione alla selezione dei dipendenti del ruolo giochi non è una concessione della direzione aziendale ma un vero e proprio diritto soggettivo” dice il segretario Lorenzo Semeria
La scrivente organizzazione sindacale, facendo seguito alla propria lettera del 6 luglio 2011 che qui si intende integramele trascritta, con la presente invita la spettabile Società in indirizzo a fare piena luce su ogni aspetto della selezione effettuata per un posto di impiegato archivio gettoni e pubblicare nella bacheca aziendale la graduatoria.
Alla selezione hanno partecipato sia impiegati del ruolo amministrativo–servizi ausiliari sia impiegati del ruolo giochi. La partecipazione alla selezione dei dipendenti del ruolo giochi non è una concessione della direzione aziendale ma un vero e proprio diritto soggettivo in quanto la normativa contrattuale stabilisce che “ i passaggi da ruolo a ruolo potranno avvenire a condizione che il dipendente abbia maturato tre anni di anzianità nel ruolo e sia in possesso dei requisiti richiesti”.
La rinuncia del primo classificato nella selezione trasferisce automaticamente al secondo classificato il diritto all’assegnazione del posto.
La direzione aziendale non facendo scorrere la graduatoria per l’assegnazione del posto compie un atto arbitrario a danno di un dipendente di cui, peraltro, non si conosce il nome non essendo stata pubblicata la graduatoria.
Nell’ipotesi in cui il secondo classificato nella selezione fosse un dipendete del ruolo giochi e allo stesso la direzione aziendale negasse oltre al diritto all’assegnazione del posto anche il diritto di partecipare alla nuova selezione saremmo in presenza non solo di una palese discriminazione nei suoi confronti ma anche di un fatto di grave che aprirebbe interrogativi preoccupanti.
La decisione della direzione aziendale di indire una nuova selezione quando c’è già di fatto un vincitore è, in ogni caso, una assurdità. Così come, da qualsiasi punto la si guardi, è una assurdità la decisione della direzione aziendale di escludere i dipendenti del ruolo gioco dalla nuova selezione quando appena un mese prima li aveva ammessi.
Qualora la direzione aziendale avesse veramente l’intenzione di modificare la normativa contrattuale che disciplina i passaggi da ruolo a ruolo dei dipendenti dovrebbe seguire la via maestra (presentare una proposta di modifica scritta, indicare gli obbiettivi aziendali che si vogliono conseguire e il quadro di tutela i dei diritti dei dipendenti) ed aprire con le organizzazioni sindacale firmatarie del contratto un confronto e un negoziato per trovare un nuovo accordo.
Nel frattempo la direzione aziendale ha l’obbligo di rispettare ed applicare la normativa contrattuale vigente. L’inadempimento contrattuale genera tensione e causa conflitti e chi lo compie si assume una grave responsabilità.
Limitando la partecipazione dei dipendenti solo alle selezioni del ruolo al quale essi appartengono, come accennato dalla direzione aziendale nella riunione del 4 luglio c. a., si produrrebbe un danno incalcolabile sia all’azienda che ai lavoratori.
I processi riorganizzativi delle attività produttive e dei servizi aziendali, i cambiamenti di mercato, le nuove concessioni di gioco, richiedono sempre più una mobilità interna del personale, rispettosa delle leggi e regolamentata contrattualmente, nella quale i dipendenti del ruolo amministrativo possano continuare ad avere l’accesso al ruolo gioco e i dipendenti del ruolo gioco possano continuare ad avere la possibilità di passare al ruolo amministrativo.
La mobilità interna disciplinata dal contratto collettivo e dagli accordi sindacali ha da un lato consentito all’azienda di effettuare continue riorganizzazioni delle aree produttive e dei servizi e dall’altro lato ha dato la possibilità a tantissimi dipendenti dell’area amministrativa, del ristorante, del bar e dei servizi di trovare la loro collocazione nel ruolo giochi.
La mobilità interna disciplinata dal contratto collettivo ha dato la possibilità anche ai dipendenti del ruolo giochi di passare al ruolo amministrativo.
La mobilita interna da un ruolo ad un altro ruolo è anche uno strumento utile per dare una risposta positiva all’esigenze dei dipendenti di conciliare i tempi di lavoro con i tempi dedicati alla cura della propria famiglia.
Alzare steccati, creare anacronistiche divisioni tra i dipendenti del ruolo giochi e i dipendenti del ruolo amministrativo, danneggia sia gli interessi dell’azienda che gli interessi dei dipendenti, e distoglie l’attenzione dal preoccupante calo degli incassi e dalla mancanza di politiche di sviluppo.
La scrivente informa sin d’ora la spettabile Società che qualora l’incontro richiesto non avesse luogo entro il 14 luglio 2011 e qualora dall’incontro non emergesse la volontà della direzione aziendale di ricondurre il caso nell’ambito di quanto previsto dalla normativa contrattuale, metterà in atto le iniziative meglio viste, ivi comprese azioni di sciopero, per rendere effettivo anche per i dipendenti del ruolo giochi il diritto a partecipare alle selezioni per il passaggio di ruolo.
Distinti saluti.
Il Segretario Snalc
Lorenzo Semeria