L’Assessore Bellini e i parcheggi per disabili, il commento di Gianni Calvi: “Si vergogni!”

15 luglio 2011 | 18:47
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L’Assessore Bellini e i parcheggi per disabili, il commento di Gianni Calvi: “Si vergogni!”

“E’ triste considerare che nonostante il progresso in molti campi dello scibile e delle attività umane, esistono ancora persone come Lei…”

Com’è cambiato il mondo in neppure mezzo secolo.
Giacchè usufruiamo di un giornale on-line mi sovvengono alla mente i ricordi di bimbo allorchè accompagnavo, e la gioia era al parossimo, il mio adorato Padre, per orti o incolti ad eseguire misurazioni che poi traduceva il linee e mappe sul tecnigrafo: frazionamenti.
Lo ricordo quando, frammezzo a decine e decine di fogli, batteva sul tasti della Olivetti: perizie.
Nel 1996 ha lasciato questo mondo, io credo per uno migliore, e se tornasse un giorno resterebbe esterefatto dai cambiamenti avvenuti in soli 15 anni dalla sua dipartita.
Oggi per misurare si utilizzano apparecchiature laser, le perizie si scrivono, si modificano e si correggono digitando una tastiera; altro che bianchetto e carta a ricalco (carta carbone) è difficice trovare un nastro inchiostrato per la macchina da scrivere.
Tante cose sono cambiate, ma una è rimasta tal quale:
l’arroganza di certe persone che occupando posizioni particolari che, per un errato pensare, si convincono di essere superiori al Cittadino comune, che è poi quello che con il proprio voto li ha eletti, pensando di non dover sottostare alle regole della civile convivenza ed alle Leggi che la disciplinano.
E’ triste considerare che nonostante il progresso in molti campi dello scibile e delle attività umane, esistono ancora persone come Lei, Assessore Bellini detto Titti, che non si preoccupa minimamente di rispettare i nostri fratelli che per nascita, malattia o infortunio, non hanno la nostra stessa capacità di deambulare o di autosufficienza fisica ma che, assai spesso, ci superano in altre capacità intellettive o artistiche.
Una cosa è certa Assessore per lei il problema del parcheggio a Sanremo non esiste, tanto un posto libero da fregare ad un diversamente abile si trova sempre.
Mi accomiato da Lei con una esortazione: si vergogni!

Gianni Calvi