La scomparsa di Giancarlo Lora: il ricordo di Futuro e Libertà
“Ebbe sempre un’attenzione particolare per l’evoluzione del mondo dell’informazione” dice Carlo Michero
La notizia della scomparsa di Giancarlo Lora è di quelle che rattristano profondamente soprattutto chi ha avuto come me la fortuna di conoscerne la figura professionale e l’impegno.
Quando cominciai a scrivere i primi articoli alla Stampa ed al Secolo XIX, negli anni settanta, Giancarlo era già corrispondente dell’Unità e di Paese Sera. Mi aiutava spesso a comprendere il senso delle parole degli intervistati, mi suggeriva come impostare il pezzo che bisogna trasmettere alla svelta con la telescrivente, affittata a ore dal giornale presso la sala stampa del Casinò.
Lo ricordo con il suo sigaro sempre in bocca, la voce profonda e calda, la naturale capacità di insegnare e di essere sempre cordiale con tutti.
Era un giornalista a tutto tondo. Bravo notista sia nei pezzi di politica, che in quelli di cronaca nera che doveva fare soprattutto per Paese Sera.
Ebbe sempre un’attenzione particolare per l’evoluzione del mondo dell’informazione. Seguì con interesse la nascita dei primi telegiornali delle antenne libere di allora e fino all’ultimo ha dato un suo contributo, partecipando alla nascita di uno dei più quotati giornali on line della nostra zona.
Nei suoi articoli più che l’uomo politico predominava il giornalista, attento alla notizia, con un controllo maniacale delle fonti. Aveva uno stile sobrio e lasciava la vis polemica solo agli interventi in Consiglio Comunale, ma con un modo di fare sempre corretto. Anche nei confronti di chi allora militava in banchi opposti.
Io comunque ricordo il Giancarlo Lora con il taccuino in mano e le dita veloci sulla macchina da scrivere, come il sano giornalismo di una volta, che non sapeva cosa fosse Internet ma nemmeno cosa fosse il metodo Boffo.
Ciao Giancarlo ci mancherai!
Al mio personale cordoglio, congiungo quello del Coordinamento provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia.
Carlo Michero