Inchiesta e degrado sulle spiagge del Prino ad Imperia: iniziati i lavori di pulitura




Gli operai della Ecoimperia hanno iniziato le opere di sgombero e pulizia dei tre stabilimenti balneari comunali, balzati negli ultimi mesi agli onori della cronaca per essere coinvolti in vicende giudiziarie.
Sono iniziati i lavori di pulitura delle spiagge del Prino a Imperia. Questa mattina, nella periferia ovest della città capoluogo di provincia, alla foce del fiume da cui gli arenili prendono il nome, gli operai della Ecoimperia hanno iniziato le opere di sgombero e pulizia dei tre stabilimenti balneari comunali, balzati negli ultimi mesi agli onori della cronaca per essere coinvolti in vicende giudiziarie, oltre a proteste da parte di cittadini e commercianti della zona per il loro stato di abbandono e degrado.
Il versante giudiziario della vicenda vede le tre spiagge in questione (quella alla radice del molo di Levante del Prino, la spiaggia della Foce e ancora la spiaggia libera di Borgo Marina, ex Sorriso d’Italia) essere tra gli oggetti di una maxi inchiesta della magistratura imperiese per abuso d’ufficio sull’assegnazione della gestione delle tre spiagge pubbliche attrezzate a Imperia e di altri spazi demaniali destinati ad attività sportive. Lungo e denso di nomi importanti l’elenco degli indagati alla ‘nomenklatura imperiese’, della presente e passata amministrazione comunale.
L’ipotesi di reato è l’abuso di ufficio – lo stesso contestato all’attuale vicesindaco e assessore a Demanio e Porti, Rodolfo Leone – e tra gli indagati figurano l’ex sindaco di Imperia, attuale presidente della Provincia Luigi Sappa, gli assessori della sua giunta, Paolo Strescino, attuale sindaco, Claudio Baudena, Angela Ardizzone, Nicola Falciola, Gianfranco Gaggero, Benedetto Adolfo, Paolo Re, Marco Scajola, Luca Lanteri, Sergio Lanteri, Giuseppe Fossati, ma anche Antonello Ranise, Alessandro Falciola, Marco Calcagno, nell’esecutivo del dopo Sappa. Ci sono poi l’ex segretario generale del Comune, Paolo Calzia, il suo successore, Andrea Matarazzo, il vice segretario Antonino Scarella e il dirigente Gian Paolo Filippi.
Altre dieci persone esterne all’amministrazione comunale sarebbero invece indagate per occupazione abusiva di suolo demaniale: si tratta di Marco Alberti, presidente della Pro Imperia che gestiva il campetto di calcio in regione San Lazzaro, Silvio Todiere presidente della rari Nantes, società che gestisce la piscina, Maria Grazia Furlan, titolare del ristorante Nord Ovest, annesso all’impianto natatorio, Luca Castellino, Barbara Marcello, Gianni Del Santo, Giorgio Campeggio, presidente del circolo Windsurf, Antonio Martini, Walter Tamietto, ex gestori delle spiagge comunali.