Fare del Parasio una vertenza modello per il bene della città: l’intervento di Pasquale Indulgenza

22 luglio 2011 | 17:17
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Fare del Parasio una vertenza modello per il bene della città: l’intervento di Pasquale Indulgenza

“Una discussione che permetta di chiamare in causa globalmente tutti i problemi di vivibilità sofferti dal borgo storico” scrive il capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia

Il Parasio necessita di una discussione pubblica che, partendo da coloro che lo abitano, coinvolga e appassioni l’intera città. Una discussione che permetta di chiamare in causa globalmente tutti i problemi di vivibilità sofferti dal borgo storico e, in stretta correlazione,dal rione di Porto Maurizio, suscitando una progettualità nuova che traguardi obiettivi autentici ed avanzati di qualità sociale ed ambientale.

Nella cornice della crescente sensibilità e capacità di mobilitazionemersa a livello nazionale sui beni comuni, si sta evidenziando l’impegno autoorganizzato delle persone che recentemente hanno preso a confrontarsi, con intensità e intelligenza, con l’Amministrazione del Comune contro il progetto denominato "dal Parasio al mare", giustamente criticato per come è stato imposto e per le conseguenze che comporterebbe,. Una iniziativa portata all’attenzione dei cittadini congrande riscontro di condivisione.

L’articolata e puntuale comunicazione con cui, da ultimo, il comitato ha scelto di parlare agli Imperiesi dalle pagine dei quotidiani locali del progetto dell’Amministrazione, il cui carattere invasivo e stravolgente, detto per inciso, il P.R.C. contestò pubblicamente, inascoltato, già nel 2009 (analogamente a quanto accaduto ancora qualche settimana fa col nostro ennesimo appello a non vendere Villa Carpeneto e farne uno spazio pubblico), ci sembrala dimostrazione migliore di come i tempi possano dirsi maturi per un salto di qualità culturale e sociale, dalle rilevanti implicazioni democratiche. Un salto che porti al superamento di rappresentazioni parziali e settoriali di istanze locali che, seppur sensate o condivisibili, non colgono la necessità di aprire il confronto tra cittadini e istituzioni su domande complessive di miglioramento della qualità di vita edi implementazione della partecipazione nel territorio e spesso danno modo a coloro che amministrano di trovareconvenienti scorciatoie. Intendiamo rappresentazioni come quelle che, ad esempio, ancora si manifestano per bocca del consigliere dell’UDC Risso, il quale, intervenendo sul giusto problema dei ritardi dell’attivazione della zona a traffico limitato, candidamente ricorda e sottolinea, quasi a rivendicarlo, come la stessa fosse stata concordata nelle stanze dell’assessorato competetente alla presenza degli (storici) vertici dell’associazione culturale "Circolo Parasio". Francamente ci sembra che il consigliere, che, indicato mediaticamente quale ‘capofila’ della protesta, afferma secco che "il Parasio è abbandonato" e fa un impietoso elenco di disservizi e disagi, dovrebbe trarre autonomamente conseguenze più nette dalla propria, brutale constatazione, la quale, per risultare credibile, non può avere un significato politico meramente secondario o momentaneo.

Il nostro auspicio, pertanto, è che l’attuale ritorno di protagonismodei cittadini, che fa pensare ad un possibile risveglio di coscienza anche ad Imperia, consenta a tutti di lasciarsi alle spalle quel mix di campanilismo e politica del compromesso che fino ad oggi, dalla Democrazia Cristiana all’attuale Destra governante, dai toni mielosi e dalle scaltre modalità di un tempo all’aperta arroganza di adesso, in un sostanziale continuum di populismo e paternalismo, è stato ilvero tratto caratteristico della logica del governo locale e della sua perdurante ricerca di consenso.

Pasquale Indulgenza
capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia