Eventi in piazza Borea d’Olmo, Freddy Colt: “Ascoltiamo la Sinfonica, se ci date modo di farlo!”
“È evidente che una piazza ex parcheggio, in mezzo a palazzi abitati, con un palco spartano allestito con tubi “innocenti”, è una delle peggiori condizioni in cui poter ascoltare un’organico di quel tipo”
Ieri sera, giovedì 7 luglio, ho assistito dal pubblico ad un concerto dell’Orchestra Sinfonica in piazza Borea d’Olmo. Una consueta ottima prestazione della nostra istituzione musicale cittadina, che però è stata gravemente inficiata da alcuni inconvenienti. Valuto come positiva l’idea di portare la Sinfonica nel cuore della città, “avvicinandola” ad un pubblico più ampio, però bisogna tener conto che la piazza non è il luogo ideale per una esibizione in acustica naturale, cioè priva di amplificazione; del resto, una Sinfonica dovrebbe sempre poter suonare senza artifici tecnologici per restituire il suono naturale dell’assieme orchestrale. Ieri sera il pubblico di turisti e cittadini ha pagato – giustamente – un biglietto per poi quasi non sentire il concerto!
È evidente che una piazza ex parcheggio, in mezzo a palazzi abitati, con un palco spartano allestito con tubi “innocenti” (solitamente adoperati per i ponteggi nei cantieri), è una delle peggiori condizioni in cui poter ascoltare un’organico di quel tipo. Nonostante il repertorio gradevole di musiche da film, programma già calibrato in ottica estiva e turistica, si riuscivano ad udire solo alcuni strumenti, e ad un volume bassissimo: certo qui non si pone il problema dei decibel! Tutti i “legni” dell’orchestra (flauti, oboi, clarinetti, fagotti) non si sentivano affatto. La cosa non è accettabile, né per coloro che hanno pagato un biglietto né – tantomeno – per la dignità dei professori ed il prestigio dell’orchestra stessa.
Non può andare avanti così per tutta la stagione. Bisogna correre ai ripari. Ma come? Sarebbe il caso che il Comune mettesse in condizione di poter suonare in piazza Borea d’Olmo con una maggiore protezione del suono. Non è difficile: in mancanza della copertura, è almeno necessario rifinire il palco, che peraltro è piuttosto bruttino alla vista, mettendo dei pannelli a mo’ di fondale e magari anche delle quinte laterali. Con una mano di pittura nera potrà giovare anche alle altre tipologie di spettacolo previste in quella location: rappresentazioni teatrali, incontri letterari, concerti, etc. Con la sistemazione di questi semplici pannelli si migliorebbe contemporaneamente la protezione del suono e il colpo d’occhio dalla platea (che già non è elegante nel suo recinto di transenne). Dal punto di vista estetico non guasterebbero anche alcune piante, per compensare con un po’ di verde il contorno certamente non molto scenografico!… Ma non vogliamo chiedere troppo!
Spero che queste osservazioni, dettate dall’amor proprio per il patrimonio culturale della mia città (ma anche dal po’ di esperienza accumulata da chi scrive nell’organizzazione di oltre 1000 spettacoli in 15 anni), possano convincere chi di dovere ad intervenire, di modo che, almeno per i prossimi concerti, potremo ascoltare adeguatamente l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e gli altri spettacoli che l’Assessorato ha messo in programma.
Freddy Colt