Diffamazione contro il sindaco: lo SFOGO del blogger Marco Ballestra

“Nella sostanza io credo di aver scritto 98 volte su 100 la verità. 2 volte su 100 ho raccontato fatti che si sono rivelati autentici bocconi avvelenati. Li ho prontamente depubblicati, scusandomene”.
Per eventi che non posso raccontare, mi sono trovato nelle condizioni di non poter presentare appello alla sentenza di primo grado che mi ha visto soccombente sulla vicenda banchetto di Alzalatesta. Per eventi che non posso raccontare, all’inizio della causa civile che mi ha mosso contro sindaco e collaboratori ho scoperto di non essermi costituito in modo degno e nei tempi canonici e di non aver piu’ diritto a difendermi con tutte le possibilità che la Giustizia italiana riserva a chiunque. Ecco, l’Avvocato Mazzola si gode oggi una posizione di tutto vantaggio che gli é piovuta dal cielo.
Beato lui ed i Suoi clienti. Per quanto riguarda l’accusa di minacce, io non ho minacciato sicuramente nessuno. Che strada facendo qualcuno con molto zelo si presti a testimoniare qualsiasi cosa a favore del sindaco, ci puo’ stare. Oggi vado a presentarmi presso un’altro avvocato, sperando di avere prossimamente una difesa degna, come tutti dovrebbero aver diritto.
Nella sostanza io credo di aver scritto 98 volte su 100 la verità. 2 volte su 100 ho raccontato fatti che si sono rivelati autentici bocconi avvelenati. Li ho prontamente depubblicati, scusandomene.
Per quanto riguarda l’aver detto "pezzo di m…" al sindaco, non ricordo ma é possibile, alla fine della riunione sulle facciate a Ventimiglia alta egli mi provoco’ da autentico professionista ed io caddi nella sua rete. Mi spinse addirittura con il petto, uscendo scortato dai carabinieri. Ma questo, é possibile che nessuno lo ricordi.
Per quanto riguarda questa frase che potevo sicuramente evitare di proferire, la stessa mi venne rivolta a puro titolo di provocazione dal Dottor Prestileo seduti comodamente nel suo ufficio di City Manager in comune, al cospetto del Segretario comunale Dottor Achille Maccapani. Ne parlai sul sito ed il Dottor Prestileo mi scrisse una gentilissima mail di scuse, pregandomi di non pubblicarla. Cosi’ feci, rispettando la sua richiesta.
Preciso che non ho denunciato il Dottor Prestileo e non ho neppure tanta voglia di farlo. Io credo di non meritare questo accanimento giudiziario nei miei confronti, e con la stessa celerità avrei voluto che gli esposti da me presentati portassero a qualche risultato.
Di sicuro il sindaco Scullino ed i suoi stretti collaboratori non mi faranno sconti. Ho alzato il velo, assieme ad alcuni testimoni che mi hanno dato fiducia e sono venuti con me presso il reparto investigativo dei carabinieri di Imperia,su di una realtà ben complessa e poco edificante, che forse lo stesso sindaco ignora. Fortunatamente non mi sento solo. La famiglia ed un gruppo di lettori-cittadini mi sostengono in questo momento nel quale ogni tanto do di matto.Credo che possiate capire.
La nostra regione sta vivendo un momento importantissimo grazie a carabinieri, procura di Sanremo, Imperia e Savona, coordinati egregiamente dalla DIA. Si stanno svelando per la prima volta i nomi ed i rituali di affiliazione degli "ndranghetisti locali. Personaggi che non si é voluto vedere per molto tempo, che hanno condizionato le democratiche elezioni e non solo, per decenni.
Sono convinto che il sindaco Scullino, al di là del muro contro muro che lo vede attualmente in vantaggio sul sottoscritto nelle aule dei tribunali, qualche dubbio sulla trasparenza di "fenomeni" cittadini lo nutra anch’egli. Invito il sindaco, al primo sospetto, a non far mancare la Sua preziosa collaborazione ai reparti investigativi. La posizione dalla quale Egli guarda la città é sicuramente privilegiata.
Cordiali saluti
Marco Ballestra