Conforama Italia, la Fisascat contesta i licenziamenti collettivi

“Necessario preservare la struttura occupazionale delle imprese in difficoltà” commenta il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri
“Una risposta inadeguata a recuperare il terreno perso rispetto alla gestione economica dell’impresa che ha pesantiripercussioni in termini sociali” così il segretario nazionale della FisascatVincenzo Dell’Orefice ha commentato la procedura di licenziamento collettivo per 160 unità, circa il 10% dell’organico complessivamente impiegato in Italia,50 delle quali impiegate nel negozio di Bagnaria Arsa, 36 in quello di Riposto, 21 a Montalto Uffugo, 19, rispettivamente, a Fasano e da Cittaducale e 15 a Vergiate, avviata dalla società di arredamento Conforama Italia.
“Il fatto, di per sé allarmante – ha proseguito Dell’Orefice – assume caratteristiche inquietanti se si considera che la stessa società aveva già provveduto, nel 2008, a tagliare ben 430 posti di lavoro in Italia con la chiusura di ben quattro negozi di Ancona, Napoli, Pescara e Pordenone e nei primi mesi del 2011 ha avviato un’analoga procedura di mobilità che abbiamo chiuso tentando di contenere al massimo i licenziamenti”.
“Alla luce dell’ulteriore sacrificio richiesto, si insinuano forti dubbi circa la validità delle politiche di risanamento sinora poste in essere dal management aziendale, che non più tardi di un anno fa dichiarava ai sindacati un incremento della quota di mercato del +20% rispetto al 2009, lasciando intravedere una positiva inversione di tendenza – ha concluso Dell’Orefice – Conforama, per dare una prospettiva alla sua presenza in Italia, ha bisogno invece di investimenti per rilanciare e riqualificare le sue politiche commerciali”.
“È necessario convogliare l’impegno delle parti verso una soluzione condivisa – ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri – per ridurre al minimo il disagio sociale derivante dalla crisi dei consumi e per individuare strade concretamente percorribili per preservare la struttura occupazionale delle imprese in difficoltà”.
Il tavolo tecnico per l’espletamento dell’esame congiunto previsto dalla Legge è stato aggiornato al 18 luglio.