Caltagirone lascia il ruolo di costruttore: interviene Giuseppe Fossati (FLI)

8 luglio 2011 | 12:57
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Caltagirone lascia il ruolo di costruttore: interviene Giuseppe Fossati (FLI)

“Mi sorge un dubbio: non c’è qualche profilo di incompatibilità e/o di conflitto di interessi nel suo ruolo?” si chiede Fossati

Lasciano sconcertati le dichiarazioni dei protagonisti, pubblici e privati, dell’ultima puntata della telenovela “Porto di Imperia s.p.a.”
E’ di ieri la notizia che l’Ing.CALTAGIRONE avrebbe deciso di lasciare a malincuore il ruolo di costruttore del PPBdM (“porto più bello del mediterraneo”) e che gli subentrerebbe, secondo la dichiarazione della Dott.ssa PARODI, Presidente della Porto di Imperia s.p.a., la Imperia Sviluppo, società di imprenditori locali, socia al 33% della Porto di Imperia s.p.a.
Tale notizia era corredata dalle dichiarazioni di rito dell’Amministrazione, che, preferendo probabilmente non entrare nel merito, ha ritenuto solo di far suonare il disco delle abituali dichiarazioni sul PPBdM, ritenuto evidentemente ancora buono per tutte le occasioni.
Letta tale notizia, sono rimasto perplesso, anche alla luce del fatto che i soci della Imperia Sviluppo avevano a suo tempo motivato l’ingresso di Caltagirone nell’operazione proprio perché giustamente si ritenevano, in quanto operanti in altri settori economici, privi delle competenze necessarie a gestire direttamente un tale intervento. Ho pertanto deciso di attendere a commentare la notizia.
Leggendo oggi le dichiarazioni dei soci della Imperia Sviluppo, evidentemente ho fatto bene, atteso che gli autorevoli soci intervenuti hanno affermato, addirittura, di non sapere nulla della prospettata eventualità di subentrare nella costruzione diretta del porto.
Ora, poiché è noto a tutti che la Dott.ssa PARODI di fatto controlla la maggioranza della Imperia Sviluppo, è in stretta relazione personale e di affari con l’Ing.Caltagirone ed è la Presidente della Porto di Imperia, ossia la società che dovrà valutare la richiesta di Caltagirone di poter cedere ad altri il suo ruolo, mi sorge un dubbio: non c’è qualche profilo di incompatibilità e/o di conflitto di interessi nel suo ruolo?
Sarebbe utile alla discussione sapere cosa ne pensa il socio Comune, che aveva salutato con grande piacere tale nomina ed aveva rinunziato con entusiasmo alla Presidenza della Porto di Imperia s.p.a., ovviamente “nell’interesse della Città.”
Ad oggi, registro con piacere le dichiarazioni del Sindaco che, finalmente abbandonato il disco del PPBdM, definisce “non sempre collaborativo e responsabile” il comportamento della componente privata della Porto di Imperia s.p.a.
In ogni caso, poiché FLI ha a cuore che l’opera venga terminata, non posso che esprimere le preoccupazioni del nostro partito per quanto sta avvenendo auspicando, lo dico per l’ennesima e spero ultima volta, che il Comune, quale ente concedente e quale socio, torni veramente e non solo a parole a svolgere il suo ruolo e le sue prerogative “nell’interesse della Città”, perché se è certamente vero che in sede di progettazione, pianificazione ed autorizzazione dell’intervento il Comune ha ben operato, ritengo che in sede di gestione delle dinamiche societarie e di controllo delle fasi esecutive il Comune di Imperia abbia commesso tanti, troppi errori. Sarebbe corretto ammetterlo ed abbandonare definitivamente il disco del PPBdM.

Giuseppe Fossati
Capogruppo FLI