Sì alla variazione del bilancio. Respinta mozione riguardante l’Alpi Liguri Sviluppo e Turismo srl

30 giugno 2011 | 12:58
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Sì alla variazione del bilancio. Respinta mozione riguardante l’Alpi Liguri Sviluppo e Turismo srl

Sul provvedimento, il presidente Luigi Sappa e l’assessore al Bilancio Andrea Artioli commentano: “Il federalismo fiscale, in ragione delle riduzioni e dei tagli dei trasferimenti della Regione, si incentra soprattutto sull’imposta Rc Auto”

Ieri sera durante la riunione del Consiglio provinciale è stata approvata a maggioranza (13 voti favorevoli, 5 contrari) la variazione di bilancio che prevede maggiori introiti per 826 mila euro, derivanti per 490 mila euro dall’incremento del 3,5% dell’imposta Rc Auto, deliberato nei giorni scorsi dalla giunta, che passa così dal 12,5% al 16%.
Sul provvedimento, il presidente Luigi Sappa e l’assessore al Bilancio Andrea Artioli commentano: "Il federalismo fiscale, in ragione delle riduzioni e dei tagli dei trasferimenti della Regione, si incentra soprattutto sull’imposta Rc Auto, che diventa così un tributo proprio derivato delle province, con destinazione non vincolata. Il provvedimento è rivolto a compensare i mancati trasferimenti alla Provincia – e tra questi voglio ricordare quelli relativi alla viabilità, che assieme agli altri Presidenti delle province liguri abbiamo sollecitato alla Regione – per permettere interventi sull’edilizia scolastica e sulle strade provinciali, priorità ribadita da tutto il Consiglio e sottolineata nel Programma di mandato. E’ un provvedimento che la generalità delle province sta adottando e che comunque sarà generalizzato nel 2012, e che poteva non essere applicato dalle province se vi fossero state le risorse necessarie per intervenire in questi settori vitali per il territorio. L’aumento, fisso peraltro, incide su un valore – l’Rc auto – negoziabile dall’utente".

I consiglieri di minoranza (Vassallo, Giordano), hanno osservato che la Provincia avrebbe potuto applicare un aumento meno consistente dell’aliquota dell’imposta, e che comunque, prima di aumentare l’imposta, avrebbe dovuto razionalizzare i costi.
La seduta è stata dedicata anche alla discussione della mozione presentata dal Pd, che mira ad affidare alla Commissione di controllo e garanzia l’approfondimento degli aspetti amministrativi della relazione del liquidatore dell’Alpi Liguri
Sviluppo e Turismo srl. La mozione è stata respinta, con 13 voti contrari e 5 voti favorevoli: dalla maggioranza il presidente Luigi Sappa, l’assessore Andrea Artioli e il consigliere Paolo Pippione hanno sottolineato come il voto contrario alla mozione sia dovuto a questioni procedurali, e che l’Amministrazione, attraverso il normale iter della pratica presso le commissioni consiliari e il Consiglio provinciale, esaminerà la questione nell’ottica della massima trasparenza amministrativa.
Approvazioni all’unanimità, ieri sera, per due punti all’ordine del giorno, ovvero l’individuazione degli organi collegiali ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell’Amministrazione, e l’esercizio del diritto di prelazione sulla partecipazione azionaria del Comune di Mondovì relativa all’Autostrada Albenga-Garessio-Ceva spa.
Il Consiglio ieri sera ha approvato all’unanimità anche l’ordine del giorno presentato dal gruppo Lega Nord, con cui si impegna il Presidente Luigi Sappa e la Giunta provinciale a interessarsi del problema riguardante la valutazione dei terreni agricoli da parte dell’Agenzia delle Entrate, che di fatto porta al blocco delle compravendite dei terreni.

In apertura della riunione, il consigliere di maggioranza ed ex capogruppo del Pdl Giovanni Bosio ha spiegato le sue ragioni del passaggio dal Pdl alla formazione del Gruppo Indipendente, sottolineando come la sua decisione sia stata dettata dalle divergenze con i consiglieri del Pdl in merito all’ordine del giorno sul decreto di scioglimento dell’Amministrazione comunale di Bordighera, discusso nella riunione precedente del Consiglio. Il consigliere Giovanni Bosio, ex sindaco di Bordighera, ha ribadito la sua volontà a voler sostenere in ogni sede le sue ragioni e il suo corretto agire amministrativo, ritenendo immotivato il provvedimento di scioglimento.