Ruba del parmigiano reggiano al Conad di Ventimiglia e tenta la fuga: arrestato pregiudicato 47enne

22 giugno 2011 | 17:43
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Ruba del parmigiano reggiano al Conad di Ventimiglia e tenta la fuga: arrestato pregiudicato 47enne

Ad arrestare Maggiolini Nicola i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ventimiglia, supportati da una pattuglia dei Carabinieri della C.I.O del 4° Battaglione “Veneto” di stanza in città

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ventimiglia, supportati da una pattuglia dei Carabinieri della C.I.O. (Compagnia di Intervento Operativo) del 4° Battaglione "Veneto" di stanza in città, nella tarda mattinata di ieri, hanno tratto in arresto Maggiolini Nicola, 47enne del luogo, pregiudicato e sorvegliato speciale di p.s., poiché resosi responsabile di rapina impropria e violazione alle prescrizioni imposte dal Tribunale di Imperia col provvedimento di sorveglianza speciale.

L’uomo, nel corso della mattinata, si era recato all’interno del Supermercato "Conad" di via Carso in Ventimiglia dove era stato notato aggirarsi tra gli scaffali con un fare sospetto. I carabinieri della Compagnia, subito allertati della presenza dell’uomo, hanno inviato una gazzella del pronto intervento sul luogo, assistendo direttamente alle fasi concitate durante le quali lo stesso, avendo sottratto alcuni tranci di parmigiano reggiano, tentava la fuga dopo aver spintonato e strattonato con violenza un dipendente del supermercato che invano aveva cercato di fermarlo. Purtroppo per lui la scena veniva vissuta dai militari sopraggiunti sul posto e dai quali veniva bloccato e tratto in arresto all’uscita dall’esercizio. Tutta la refurtiva, di un valore complessivo di circa 200,00 euro, veniva recuperata e restituita agli aventi diritto.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Sanremo a disposizione della competente A.G. I Carabinieri sono ora impegnati per cercare di capire l’identità dei possibili ricettatori degli alimenti asportati, escludendo che potessero servire a soddisfare le proprie esigenze alimentari. La ricettazione, infatti, viene punita più severamente dal codice penale rispetto al furto stesso, con la reclusione da 2 a 8 anni.