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/Regione Abruzzo e bando agenzie di stampa, giusta la revoca ma sbagliata la commissione
21 giugno 2011 | 21:16
E’ lodevole l’impegno che la Regione Abruzzo compie da anni per aiutare gli editori ad avere un servizio come le agenzie di stampa
La notizia che la Giunta regionale abruzzese ha approvato un provvedimento di revoca del bando relativo all’assegnazione delle chiavi di accesso per la consultazione gratuita delle Agenzie di stampa, (Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo n.37), pubblicato l’8 giugno scorso, avrebbe potuto essere considerata una notizia positiva se le motivazioni presentate e i successivi proponimenti fossero stati diversi da quelli annunciati ieri per risolvere la questione.
Secondo l’Associazione Nazionale della Stampa Online (ANSO, www.anso.it), che rappresenta a livello nazionale gli editori di quotidiani di informazione locale su Internet, con la pubblicazione del bando era stata fatta una discriminazione inaccettabile ai danni delle testate online abruzzesi.
L’eventuale formazione di una graduatoria per l’accesso al servizio gratuito di agenzie di stampa per le testate registrate avrebbe escluso di fatto quelle online.
E’ lodevole l’impegno che la Regione Abruzzo compie da anni per aiutare gli editori ad avere un servizio come le agenzie di stampa. Tagliare fuori la fetta di operatori che più degli altri si è mostrata versatile, utile, pronta a rischiare in proprio per fare informazione è invece offensivo, soprattutto nei confronti dei lettori online che anche in Abruzzo aumentano sempre più.
L’avvenuta correzione del tiro, con la revoca del bando, non ha però sanato questa situazione discriminatoria: la soluzione, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Regione Chiodi, sarebbe un nuovo percorso amministrativo per includere anche le testate online, con criteri determinati da una commissione.
In questa commissione non sarebbe stata convocata, però, nessuna delle rappresentanze degli editori, soggetti potenziali di discriminazione economica. In questo organo consultivo dovrebbero partecipare ed essere interpellati tutti i soggetti coinvolti nel settore dell’informazione: sembra che solo la parte giornalistica e delle agenzie vi prenderà parte, insieme con l’amministrazione regionale.
Secondo ANSO si potrebbero considerare i seguenti criteri per arrivare a diverse soluzioni.
In primis, vale il principio che le testate registrate hanno tutte gli stessi diritti e doveri rispetto alla legge. E se l’uguaglianza è un dato essenziale, anche per lo sviluppo di una libera concorrenza, allora gli aiuti dovrebbero essere diretti ad ogni testata abruzzese che ne
faccia richiesta.
Se la Regione vuole favorire la democrazia e il pluralismo informativo, ma non ha fondi a sufficienza per dare un contributo a tutte le testate, il criterio da seguire dovrebbe essere quello di sostenere le realtà che presentano economie più fragili, evitando di avvantaggiare chi invece non necessita – o necessita meno – di aiuti.
Come del resto suggerisce lo scopo del bando, ossia il favorire le realtà editoriali minori per le quali sarebbe altrimenti eccessivamente oneroso l’accesso ad un collegamento di rete per acquisire informazioni.
Se le risorse sono esigue ma la volontà del Presidente Chiodi è quella di dare un contributo ad un sano sviluppo dell’informazione, come ultima istanza potrebbe investire questi soldi in un progetto diverso, sempre a favore del pluralismo informativo, che non sia discriminatorio per le realtà editoriali abruzzesi e che non danneggi quelle economicamente più deboli.
ANSO, in quanto rappresentante degli editori di informazione locale online, ritiene opportuno e corretto che il Presidente Chiodi la includa nella commissione che verrà convocata e l’Associazione è a disposizione della Regione Abruzzo per fornire aiuto e consulenza, ovviamente in spirito di collaborazione e a beneficio di tutta la stampa abruzzese.
Secondo l’Associazione Nazionale della Stampa Online (ANSO, www.anso.it), che rappresenta a livello nazionale gli editori di quotidiani di informazione locale su Internet, con la pubblicazione del bando era stata fatta una discriminazione inaccettabile ai danni delle testate online abruzzesi.
L’eventuale formazione di una graduatoria per l’accesso al servizio gratuito di agenzie di stampa per le testate registrate avrebbe escluso di fatto quelle online.
E’ lodevole l’impegno che la Regione Abruzzo compie da anni per aiutare gli editori ad avere un servizio come le agenzie di stampa. Tagliare fuori la fetta di operatori che più degli altri si è mostrata versatile, utile, pronta a rischiare in proprio per fare informazione è invece offensivo, soprattutto nei confronti dei lettori online che anche in Abruzzo aumentano sempre più.
L’avvenuta correzione del tiro, con la revoca del bando, non ha però sanato questa situazione discriminatoria: la soluzione, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Regione Chiodi, sarebbe un nuovo percorso amministrativo per includere anche le testate online, con criteri determinati da una commissione.
In questa commissione non sarebbe stata convocata, però, nessuna delle rappresentanze degli editori, soggetti potenziali di discriminazione economica. In questo organo consultivo dovrebbero partecipare ed essere interpellati tutti i soggetti coinvolti nel settore dell’informazione: sembra che solo la parte giornalistica e delle agenzie vi prenderà parte, insieme con l’amministrazione regionale.
Secondo ANSO si potrebbero considerare i seguenti criteri per arrivare a diverse soluzioni.
In primis, vale il principio che le testate registrate hanno tutte gli stessi diritti e doveri rispetto alla legge. E se l’uguaglianza è un dato essenziale, anche per lo sviluppo di una libera concorrenza, allora gli aiuti dovrebbero essere diretti ad ogni testata abruzzese che ne
faccia richiesta.
Se la Regione vuole favorire la democrazia e il pluralismo informativo, ma non ha fondi a sufficienza per dare un contributo a tutte le testate, il criterio da seguire dovrebbe essere quello di sostenere le realtà che presentano economie più fragili, evitando di avvantaggiare chi invece non necessita – o necessita meno – di aiuti.
Come del resto suggerisce lo scopo del bando, ossia il favorire le realtà editoriali minori per le quali sarebbe altrimenti eccessivamente oneroso l’accesso ad un collegamento di rete per acquisire informazioni.
Se le risorse sono esigue ma la volontà del Presidente Chiodi è quella di dare un contributo ad un sano sviluppo dell’informazione, come ultima istanza potrebbe investire questi soldi in un progetto diverso, sempre a favore del pluralismo informativo, che non sia discriminatorio per le realtà editoriali abruzzesi e che non danneggi quelle economicamente più deboli.
ANSO, in quanto rappresentante degli editori di informazione locale online, ritiene opportuno e corretto che il Presidente Chiodi la includa nella commissione che verrà convocata e l’Associazione è a disposizione della Regione Abruzzo per fornire aiuto e consulenza, ovviamente in spirito di collaborazione e a beneficio di tutta la stampa abruzzese.