Processo ai Pellegrino: la tentata estorsione ad Andreotti al centro dell’udienza di oggi
L’udienza si è chiusa con un rinvio ad ottobre. In particolare il 20 si proseguirà con la fine della lista de testimoni del PM mentre il 27 ottobre si potrà procedere con la lista delle difese.
Riprenderà il 20 ottobre prossimo con una nuova udienza la maxi inchiesta che vede accusati Maurizio, Giovanni e Roberto Pellegrino di vari reati assieme ad altre 9 persone. La data è stata fissata al termine dell’udienza di oggi in cui sono stati ascoltati nuovi teste del Pubblico Ministero Roberto Cavallone. In particolare quest’oggi è stata approfondita la vicenda della tentata estorsione ai danni di Giovanni Andreotti, gestore di un agriturismo a Seborga che vede coinvolti anche Rocco De Marte, Francesco Valenti e Maurizio Pellegrino.
Al centro della vicenda, un prestito richiesto da Andreotti a De Marte inizialmente di 2.000 euro e raddoppiato a 4.000 e la gestione dell’agriturismo Il Povero. “De Marte l’ho conosciuto perché un socio voleva vendere una cooperativa e mi ha detto che se avevo bisogno di qualche cosa mi aiutava volentieri – ha dichiarato Andreotti – Ho fatto pressione su di lui per avere duemila euro. Lui quei soldi in quel momento non li aveva. Mi disse di aspettare due giorni che me l’avrebbe fatto dare. Glieli avrei restituiti appena possibile. Avevo avuto contatti con Giovanni Pellegrino per lavorare in Francia e inoltre sapevano come muoversi nell’ambito dell’amministrazione di Bordighera”.
Il Pm e il giudice Luppi hanno concentrato l’attenzione su di un episodio specifico in cui Andreotti sarebbe stato “minacciato” e picchiato da Maurizio Pellegrino e Rocco De Marte. “Rocco era innervosito – ha raccontato Andreotti riferendosi all’episodio in cui sarebbe stato minacciato con una paletta per la brace all’interno dell’agriturismo – il prestito passava da due mila a 4mila euro. Io ho cercato di dire se potevamo trovare una soluzione, poi siamo andati a Vallebona in macchina. Ho cercato di parlare con il socio di Giovanni Pellegrino: FrancescoBarillaro che poteva intercedere in mio favore. “
In un secondo accordo con un socio di Barillaro tali debiti sarebbero stati pagati con cene e pranzi all’agriturismo. Poi sull’ipotizzata aggressione: “nell’Ottobre del 2009 arrivo a Seborga per aprire il cancello e trovo la macchina con Pellegrino e Rocco De Marte – ha detto – mi chiedono cosa fare del debito. Ricordo la paletta in mano a Pellegrino Maurizio ma non mi ricordo di essere stato colpito”.
Andreotti ha poi riferito di una minaccia pesante con un’arma carica da parte di un soggetto il cui nome non rientra nell’inchiesta.
Prima di lui erano stati ascoltati: il teste Giovanni Battista della Polizia Giudiziaria e la signora Margherita Baudena di Sanremo in merito alla nota questione del favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione per la gestione del night la Grotta del Drago a Sanremo. L’udienza si è aperta con la richiesta di acquisizione di alcuni atti (documentazione relativa al procedimento amministrativo scioglimento comune di Bordighera, ricorso al Tar e altri) con la precisazione che gli stessi consentono di dare prova unicamente dei fatti amministrativi degli stessi contemplati escludendo l’attribuzione di rilevanza probatoria al contenuto degli atti medesimi. Sulla richiesta si sono espressi poi tutti i legali del collegio difensivo composto da: Marzia Ballestra, Vincenzo Icardi, Alessandro Moroni, Luca Ritzu e Fabrizio Spigarelli e la parte civile, l’ex sindaco Giovanni Bosio, rappresentato dall’avvocato Andrea Artioli.
L’udienza si è chiusa con un rinvio ad ottobre.In particolare il 20 si proseguirà con la fine della lista dei testimoni del PM mentre il 27 ottobre si potrà procedere con la lista delle difese.