Pieve di Teco, il resoconto dell’ultimo Consiglio Comunale del 9 giugno

15 giugno 2011 | 12:36
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Pieve di Teco, il resoconto dell’ultimo Consiglio Comunale del 9 giugno

All’ordine del giorno l’adesione del Comune di Pieve di Teco alla costituenda Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia

Giovedì 9 giugno si è celebrato a Pieve di Teco il Consiglio Comunale che aveva all’ordine del giorno l’adesione del Comune di Pieve di Teco alla costituenda Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia.
Con la chiusura delle Comunità Montane avvenuta il 30 aprile 2011 è stato necessario per gli 11 Comuni del comprensorio darsi una nuova organizzazione per la gestione dei servizi associati e delle funzioni fondamentali previste dalla legge 122/2010.
La pratica, che prevedeva l’esprimersi del C.C. sulla volontà di adesione e sulla BOZZA dello statuto, è stata votata a maggioranza dopo una lunga e argomentata discussione durata oltre 2 ore.
La minoranza consigliare si è astenuta.
La maggioranza ha proposto alcune modifiche statutarie che saranno poi valutate, con quelle degli altri comuni, una volta costituito il consiglio provvisorio dell’Unione.
Tutti i consiglieri si sono espressi in termini positivi sulla pratica evidenziando però che l’Unione dovrà essere un Ente vero ed efficiente con dei contenuti e non un semplice contenitore istituito per distribuire delle cariche.
Nella discussione si altresì evidenziato che l’Unione dovrà svolgere quei servizi che consentano ai Comuni di fare economie di scala tali da permettere dei risparmi sui bilanci comunali così da non dover aumentare i costi odierni e di conseguenza le tasse ai cittadini.
Alessandri: “Con l’adesione del Comune di Pieve all’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia si ritrova quell’unità politica territoriale che si era persa con la costituzione della Comunità Montana Olivo-Arroscia a 25 comuni.
Esperienza che si può archiviare come fallimentare senza timore di essere smentiti.
Viene meno anche quella contrapposizione sulla vicenda biomasse, costruita ad arte da qualcuno che aveva interesse a praticare il metodo del “dividi et impera” finalizzato a perseguire interessi particolari e non l’interesse pubblico generale, tra Pieve e gli altri comuni della Valle.
L’unico piccolo rammarico è che ancora una volta la minoranza consigliare di Pieve di Teco e il suo capogruppo Renzo Brunengo si sono voluti distinguere con un voto di astensione motivandolo con la non condivisione su alcune proposte di modifica allo statuto, strumento che sarà ancora emendato più volte prima di arrivare alla stesura definitiva, senza peraltro apportare alcun contributo o proposta migliorativa.
Penso che siano gli unici 4 consiglieri di tutti i Comuni della Valle a non aver espresso un voto favorevole, il commento lo lascio a chi legge…..”

Il Sindaco di Pieve di Teco
Alessandro Alessandri