Pallanuoto giovanile: la Rari Nantes Imperia Habawaba International Festival
La Rari Nantes ringrazia enormemente i genitori che hanno seguito le squadre, gli allenatori e gli sponsor
Le due squadre della Rari Nantes Imperia che hanno partecipato alla più importante manifestazione di pallanuoto giovanile, l’Habawaba International Festival, sono tornate ad Imperia ricche di entusiasmo, gli atleti delle Bughe e delle Anciue porteranno nel loro cuore questo bel ricordo per tutta la vita.
La Rari Nantes ringrazia enormemente i genitori che hanno seguito le squadre, gli allenatori: Stefano Fratoni, Nicola Rosso, Martina Bencardino e Davide Cesini e gli sponsor che hanno contribuito alla riuscita della spedizione:
– I Gelati Di Vittoria – Diano Marina
– Grafiche Amadeo – Chiusanico
– Tende Ramoino Nino – Pontedassio
Di seguito, un prezioso “diario di bordo” pazientemente stilato da Stefano Fratoni copiato integralmente per non perdere la sua originalità
19/6/2011 sera
Al contrario di quanto potessi pensare, questa notte ho dormito bene.
Non mi capita spesso prima di una partenza, magari è un buon segno.
Di certo so che mentre sto scrivendo, e i miei due piccoli compagni di camera "Riki" e "Sensiga" parlottano e se la sghignazzano sotto le coperte, per la prima volta dopo un bel po’ di tempo mi sento di nuovo felice.
Solo il fatto di sentirli così sereni e contenti mi rende orgoglioso di loro. So che nelle altre camere è la stessa musica : Nico, Marti e Davide saranno lì, esausti con il continuo sottofondo di risate, bisbigli e colpi di quelle macchinette che non la smettono mai, nemmeno nel letto, nemmeno dopo una giornata così faticosa.
Domani prima partita ore 8.15 BUGHE contro Bombazza Como, rivedrò jack (Rocchi Giacomo). A seguire le Anciue contro il Padova . Speriamo di vincere, per cominciare bene.
20/6/11
Due vittorie esaltanti in mattinata ed altrettante sconfitte difficili da digerire nel pomeriggio per tutte e due i nostri team : Le nostre Bughette , dopo una brutale sveglia all’alba hanno messo ko la compagine Comasca per poi capitolare nel pomeriggio contro il forte Marsiglia.
Nonostante la giovane età dei partecipanti è stata una partita dura e nervosa.
I nostri non sono ancora pronti a subire certi tipi di stress ma sono contento che sia così. Oggi ho visto allenatori strappare la calotta dalla testa di un allievo, sgridandoli urlando, e mi sono vergognato per loro .
Ho visto bambini, come piccoli carcerati , guardare dai vetri delle camere i loro compagni di torneo correre e giocare nel parco di fronte.
Allora mi sono reso conto che questi piccoli molto probabilmente non si godono fino in fondo le loro tristi vittorie, e ho pensato che sono contento dei nostri ragazzi e che (per ora) mi vanno bene così, con i loro difetti, gli errori, ma anche con il loro gran cuore e la loro serenità.
Mi vanno bene perché hanno voglia di migliorare e so che ce la metteranno tutta per riuscirci.
Ecco, quindi, la morale del giorno:
Un bambino è prima di tutto un bambino e poi un atleta.
se si vogliono forzare i tempi nel trasformare un bambino in atleta non si otterrà un atleta, ma un bambino triste.
21/6/2011
Si comincia ad entrare nel vivo della competizione.
Sarà mezzanotte e in me si incontrano sentimenti avversi: sono strafelice perché vedo i nostri piccoli crescere partita dopo partita, (oggi due su due con le bughe e uno su due per le anciue). li vedo interessati a tutto, sono partecipi, entusiasti e liberi.
Stasera hanno ballato nella discoteca all’aperto e c’è stato davvero da scompisciarsi.
Non posso però fare a meno di essere indignato per essere stati accusati di gioco violento da una "Allenatrice" che non sa neppure le regole fondamentali del gioco.
Noi (facilitati dall’inesperienza degli avversari ) siamo riusciti ad applicare molto bene il pressing, rubando palla e ripartendo, tutto qui.
22/6/2011
Ogni Società ospite del villaggio ha a disposizione spiaggia attrezzata con campi da calcio tennis e da beach volley. Una manna per tenerli occupati quando non si gioca in torneo. Questi pazzi scatenati danno tutto anche sulla sabbia e non si risparmiano neppure interventi "duri", ma dopo due musi e un breve scambio di insulti tutto ritorna come prima.
Oggi la giornata è stata un po’ deludente per le bughette: si sperava di vincere per passare come secondi ma il terzo posto andrà bene comunque.
Anche per le anciue.
23/6/211
oggi si è conclusa la fase a gironi. le anciue purtroppo sono fuori, molti non riescono a trattenere le lacrime. altri, collerici se la prendono con l’arbitro.
Mi fa male vederli così, ma sono sicuro che anche questo li aiuterà a capire che lo sport è anche questo. Bisogna saper perdere, saper accettare qualsiasi decisione degli allenatori, anche quelle che possono sembrare più sbagliate. Bisogna capire e rispettare arbitro e avversari.
le bughe sono passate e andranno ad incontrare i cugini del "levante rumente".
24/6/2011
Passata la delusione (non del tutto, si capisce) ci avviamo alla conclusione del torneo. Ci sono ancora le bughe in gioco, che sono passate battendo il levante e troveranno oggi l’ honved.
alle 8 siamo già pronti.
la partita si disputa in una vasca alta 1.50 metri di profondità ed il team avversario (composto perlopiù da colossi) ha vita facile e vince contro delle bughette stranamente impaurite e sottotono.
rimane il rimpianto per aver perso contro una squadra non così forte come ci si aspettava, ma, come si ama ripeter qui , lo spirito dell’haba waba è un altro.
Questi bimbi vengono qui per imparare a stare insieme, per divertirsi, per giocare ad uno sport bello e liberatorio come pochi. Tutte le polemiche che possono nascere attorno a questa cosa sono un sottofondo inutile, se non dannoso.
insegniamo a questi ragazzi a credere in loro stessi, indipendentemente da cosa succeda loro intorno e diventeranno uomini e atleti leali e coraggiosi
Vorrei ringraziare Nicola Rosso , Martina Bencardino e Davide Cesini per aver investito tempo e risorse in questa avventura. Si sono presi questo impegno Senza secondi fini, senza alcun guadagno materiale e hanno fatto uno splendido lavoro. Non servono tante parole per elogiarli, basta vedere quanto questi bambini siano loro affezionati e quanto li stimino. E io la penso come loro.
Grazie agli splendidi "parenti al seguito" sempre pronti e disponibili, che hanno sostenuto in tutte le partite le anciue e le bughe, simpatici e goliardici, ma corretti con tutti.
Grazie al capoultrà Sandro Cappa che ci ha concesso di portare al seguito la bandiera storica, e ad Alessio Mussio che ne è stato il custode in questi giorni.