In Freddy Colt cresce la speranza per salvare la tradizionale rassegna estiva “Zazzarazzaz 2011”

5 giugno 2011 | 10:54
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In Freddy Colt cresce la speranza per salvare la tradizionale rassegna estiva “Zazzarazzaz 2011”

“Ho fiducia nelle capacità della Vice Sindaco Claudia Lolli che, come noto, si sta occupando della programmazione estiva, insieme all’efficiente staff dell’Ufficio Turismo” dice Freddy Colt

Alla luce dei molti messaggi di persone e di iniziative in itinere che ancora non sono state palesate a sostegno del Festival della Canzone Jazzata “Zazzarazzaz”, il direttore artistico Freddy Colt ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Quantunque non si sia ancora trovato un accordo con l’Amministrazione in merito alla tredicesima edizione della festival estivo da me ideato e diretto, mi sento di rassicurare i nostri molti estimatori dichiarando che, con ogni probabilità, Zazzarazzaz 2011 si farà. Dico questo perché ho fiducia nelle capacità della Vice Sindaco Claudia Lolli che, come noto, si sta occupando della programmazione estiva, insieme all’efficiente staff dell’Ufficio Turismo. D’altra parte la rassegna è sempre stata contemplata fin dalla riunione con il Sindaco Zoccarato di due mesi fa, nella quale, a causa dell’indisposizione del Primo Cittadino, si erano concertate alcune linee-guida con l’Assessore uscente Giuseppe Di Meco e con il Presidente di Sanremo Promotion Giorgio Giuffra. Credo insomma che la buona volontà prevarrà e le differenti istituzioni o enti faranno la loro parte nel garantire i fondi necessari affinché Sanremo non perda una manifestazione di tale portata, a fronte della cifra davvero irrisoria che occorre per realizzarla. Zazzarazzaz si farà perché si deve fare, e si deve fare perché essa non è il “giocattolino” di Freddy Colt ma un piccolo patrimonio della nostra collettività. Se fosse il balocco di un musicista eccentrico e sconclusionato sarebbe giusto buttarlo ai rovi, ma non credo che sia così. Perlomeno, ho sempre cercato di comporre il programma e di far crescere la rassegna a beneficio della mia città e dell’arte e non certo per vantaggio personale – davvero impensabile specialmente con i budgets in continuo decrescendo (mi si passi il termine… musicale). Non è neppure un desiderio di apparire o di avere un “contentino” che mi spinge a difendere questa mia creatura: la visibilità – tanto agognata da molti, in questi tempi – non mi manca di certo, giacché sulla stampa, locale e non, ci sono sempre e comunque. Ciò che conta è proseguire – come dicevamo venti giorni fa con la dottoressa Lolli – un percorso che dura dal 1997 e che ha attraversato tre diverse amministrazioni e due commissari prefettizi. Perché interromperlo ora? Per quale ragione plausibile? Chi può dare una risposta, è cordialmente invitato a farlo. Nel frattempo io proseguo il mio lavoro per consegnare ai miei concittadini e ai benvenuti ospiti di Sanremo una delle più belle edizioni del Festival della Canzone Jazzata. Chi può (e deve) faccia la sua parte per ottenere, a vantaggio della cultura, dell’identità e della dignità di questa città, un valido risultato. Ne guadagneremo tutti”.