Confisca patrimonio famiglia Pellegrino: il Tribunale convalida il sequestro
Esclusa un’abitazione appartenente ai genitori dei fratelli, un’ automobile e due terreni. Un tecnico dovrà accertare la provenienza dei beni sequestrati
Arriva dal Tribunale di Imperia la convalida del sequestro dei beni confiscati alla famiglia Pellegrino ad esclusione di un’abitazione appartenente ai genitori dei fratelli, un’ automobile e due terreni. In attesa della decisione della confisca effettiva, il Tribunale provvederà ad affidare ad un perito il compito di accertare l’esatta provenienza dei beni posti sottosequestro
Il ricorso contro la misura di prevenzione patrimoniale consistente nel sequestro, finalizzato alla confisca, del patrimonio stimato in 9 milioni di euro requisito alla famiglia Pellegrino di Bordighera per presunte connivenze con la malavita organizzata era stato discusso davanti al tribunale di Imperia il 14 giugno scorso. Presente all’udienza, oltre all’avvocato della difesa, Marco Bosio, anche il sostituto procuratore della Dda di Genova, Giovanni Arena.
Il giudice allora si era riservato di decidere, entro il 20 giugno, se sciogliere le riserve sulla convalida del sequestro. Il 26 maggio scorso, la Dia fece irruzione nelle tre ville dei fratelli Pellegrino (Michele, Giovanni, Maurizio e Roberto), con al seguito un folto numero di militari del Nucleo investigativo dei Carabinieri, sequestrando: oliveti, auto di lusso, escavatori, un locale notturno e naturalmente le tre ville. Per la precisione vennero apposti i sigilli a 18 terreni, 9 fabbricati, 11 auto, 2 moto, 11 autocarri e 4 partecipazioni a quote societarie e un locale notturno.