Amministrazione di Sanremo, le considerazioni di Francesco Castagnino
“Perche’ l’amministrazione “Zoccarato” non offre analoghi brindisi ai tanti lavoratori delle ditte appaltatrici di opere publiche in attesa da molto, sicuramente troppo tempo, dei pagamenti da parte della stessa amministrazione “Zoccarato”?”
Se, almeno fino a ieri, siamo stati portati a pensare che l’abusato slogan con il quale, ingannando i cittadini elettori di Sanremo, l’attuale maggioranza si e’ imposta alle elezioni e cioe’ quello "stavolta la cambiamo" fosse riconducibile ad un tanto evidente
quanto inequivocabile peggioramento delle generali condizioni di vita in Citta’, oggi abbiamo una certezza.
Finalmente chi ci amministra e’ uscito allo scoperto.
Dapprima su paginoni a sostegno di un paio dei recenti referendum e successivamente sull’ invito ad un brindisi, e’ ora possibile facilmente evincere come questa non sia piu’ l’amministrazione comunale di Sanremo quanto piuttosto l’amministrazione
"Zoccarato".
Ed e’ tanto nel primo caso, quanto forse soprattutto su quest’ultimo, che molti concittadini si sono rivolti a noi per avere piu’ che legittima chiarezza in particolare sulle conseguenti spese.
Rigettiamo allora al mittente il su citato ed improbabile nuovo nome dell’amministrazione quanto l’inquietante, ed aggiungiamo certamente abusiva, presenza di simboli di partito quasi fosse un’opera pubblica progettata e finanziata da questi due gruppi
politici.
Parrebbe essere ritornati al tempo degli inviti agli aperitivi elettorali.
Proviamo ad immaginare, entrando solo per un momento nel dettaglio che, essendo rivolto, oltre che giustamente alle maestranze, alla Cittadinanza intera, si fossero presentate circa 60.000 persone. Chi avrebbe sostenuto l’iperbolica spesa di qualche
centinaio di migliaia di euro? e, facendo un passo indietro, da quale tasca e’ fuoriuscito il denaro per il materiale e per la grafica alla base degli inviti?
Ad onor del vero un breve, quanto opportunamente sin troppo tempestivo, comunicato dell’amministrazione "Zoccarato" farebbe intuire come le spese fossero a carico del, fortunamente solo pro-tempore, primo cittadino.
Considerando che "a pensar male si puo’ peccare ma qualche volta ci si azzecca", con una dose di eccessiva malizia che certo non ci fa onore, non vorremmo pero’ che rinvenissero da qualche capitolo di bilancio che lo stesso ha sicuramente a disposizione
in quanto, ovviamente, da ritenersi comunque denaro pubblico.
Vogliamo dunque offrire a lorsignori (l’amministrazione "Zoccarato") la possibilita’, oltre al dovere, di fare chiarezza in merito ai quesiiti, assolutamente legittimi, che. cittadini e non sudditi sempre piu’ attenti, si pongono in merito ad un’ipotizzabile, e non ce lo auguriamo, utilizzo di fondi a fini propagandistico-elettorali, attraverso, ad esempio, l’esibizione di fatture intestate, assegni, ordini di bonifico e quant’altro ritenuto opportuno.
Non ottenendo risposta riteniamo corretto preavvisare l’amministrazione "Zoccarato" che sarebbe nelle possibilita’ di chiunque, noi per primi, ipotizzare altre strade che portino anche ad approfondite indagini magari da parte di quella Magistratura verso la quale, al contrario dei capi dell’amministrazione "Zoccarato", nutriamo ancora piena fiducia.
In ultimo poniamo un interrogativo che parte dalla considerazione che, probabilmente e come naturalmente ci auguriamo, le festanti maestranze in oggetto siano state regolarmente retribuite per la loro preziosa opera, anche se ribadiamo non credere che cio’ sia
dovuto ai partiti che si sono in qualche modo arrogati il completamento della stessa.
Perche’ l’amministrazione "Zoccarato" non offre analoghi brindisi ai tanti lavoratori delle ditte appaltatrici di opere publiche in attesa da molto, sicuramente troppo tempo, dei pagamenti da parte della stessa amministrazione "Zoccarato"?
Francesco Castagnino
responsabile circolo di Sanremo
Vice coordinatore provinciale
per il direttivo sanremese
Futuro e Liberta’ per l’Italia