Ventimiglia, sulla vicenda del parking del Roja interviene l’assessore Paolo Leuzzi

10 maggio 2011 | 10:39
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Ventimiglia, sulla vicenda del parking del Roja
interviene l’assessore Paolo Leuzzi

“Il ruolo attribuito alla Provincia dalla normativa regionale comporta il dovere di effettuare controlli di legittimità nei confronti di alcune procedure effettuate, in campo urbanistico, dai Comuni compresi nel territorio” dice Leuzzi

In merito alle polemiche apparse in questi giorni sui mass media riguardanti il parcheggio del fiume Roja, a Ventimiglia, l’assessore provinciale all’Urbanistica Paolo Leuzzi dice: "Il ruolo attribuito alla Provincia dalla normativa regionale comporta il dovere di effettuare controlli di legittimità nei confronti di alcune procedure effettuate, in campo urbanistico, dai Comuni compresi nel territorio, nonché nei confronti di titoli edilizi entro un decennio dal loro rilascio; inoltre, la Provincia deve verificare la regolare effettuazione da parte dei Comuni delle azioni prescritte in materia di repressione dell’abusivismo edilizio, fino all’emissione delle ordinanze di remissione in pristino. In base alla Legge Urbanistica Regionale la Provincia partecipa, tramite la formulazione di rilievi e l’eventuale annullamento, all’approvazione (che spetta al Comune) del Piano Urbanistico Comunale (PUC); similmente, formula osservazioni nei confronti degli strumenti urbanistici attuativi (ove siano ancora vigenti Piani Regolatori Generali comunali) e rilievi nei confronti dei Progetti Urbanistici Operativi (dei PUC già vigenti), anche in tali casi potendo giungere all’annullamento finale degli atti in caso di perdurante illegittimità".

L’assessore Paolo Leuzzi aggiunge: "La complessità delle norme di riferimento e l’oggettiva difficoltà del fornire una disciplina operativa puntuale sugli interi territori comunali, rispettosa dei diritti dei soggetti privati ma improntata in primo luogo al perseguimento dell’interesse pubblico nei suoi vari aspetti (pianificazione del soddisfacimento dei fabbisogni, tutela dei beni e territori soggetti a differenti vincoli, sicurezza e prevenzione del rischio idraulico, sismico e geologico ecc.) ha comportato, e tuttora comporta, alcune conseguenze. In molti casi, spesso delicati per le particolarità del sito, le iniziative di privati volte alla realizzazione di edifici richiedono tempi notevoli per ottenere le necessarie autorizzazioni; ciò può essere percepito dai soggetti stessi come ingiustificato e arbitrario prolungamento delle fasi istruttorie e decisionali di competenza degli Enti territoriali, soprattutto ove queste comportano modifiche e rielaborazioni dei progetti".

L’assessore provinciale commenta ancora: "Nei casi in cui il procedimento è complesso, e vi partecipino più enti (Comune, Provincia, eventualmente Regione e uffici ministeriali) le norme di riferimento prevedono fasi successive nelle quali l’interlocuzione non può continuare ad avvenire con il soggetto privato promotore, ma bensì progressivamente con l’Ente che, a seguito della debita istruttoria, ha fatto proprie le motivazioni di quel particolare progetto. Le eventuali osservazioni o rilievi di legittimità dovrebbero attenere solo a differenze interpretative, o in alcuni limitati ed espressi casi a valutazioni di merito. In alcuni casi, invece, i rilievi provinciali investono aspetti di stretta legittimità, riferiti a errori materiali, a non conformità a altre norme o piani sovraordinati, o a norme sopraggiunte nel corso dell’effettuazione delle istruttorie comunali. In tali circostanze la Provincia, per il tramite dei dipendenti uffici, è sempre stata disponibile a confronti con i Comuni, che rimangono gli unici interlocutori qualificati.I soggetti privati, pur pienamente titolati a difendere i propri interessi soggettivi e a fruire, nelle modalità consentite, della trasparenza degli atti amministrativi di tutti gli Enti coinvolti, possono purtroppo, in alcuni casi, sentirsi danneggiati dall’esperimento di queste procedure, sia per i tempi tecnici necessari per le istruttorie e per l’interlocuzione tra enti, sia per le correzioni progettuali che possono essere richieste al fine della prevalenza dell’interesse pubblico. Tuttavia, gli uffici della Provincia non possono che mantenere, come hanno sempre fatto, un atteggiamento di massima collaborazione verso i Comune ed anche, nella misura del possibile, verso i soggetti privati che richiedessero chiarimenti e suggerimenti operativi".

Paolo Leuzzi conclude: "Non potendo rinunciare alle attribuzioni sopra accennate, gli uffici provinciali sono nella necessità di individuare ed evidenziare i limiti obbligati dal far prevalere la legittimità e l’interesse pubblico, intesi entrambi nel senso più ampio, negli esiti che si sostanziano in modificazioni del territorio destinate e permanere negli anni. Ciò anche quando il perseguimento di questo obiettivo comporta sacrifici, ove possibile opportunamente minimizzati, a carico dei soggetti privati promotori delle iniziative per le quali vengono attivate le procedure o anche, se inevitabile, comporta una opposizione dialettica rispetto alle valutazioni dei Comuni".