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Tendopoli alla Vesca, l’opinione di una lettrice

12 maggio 2011 | 10:41
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Tendopoli alla Vesca, l’opinione di una lettrice

“Non si contano più questi interventi e viene spontaneo domandarsi come non si sia ancora riusciti ad ottenere dalle autorità un provvedimento definitivo verso questa comunità ormai stanziale”

Ancora un blitz alla Vesca, ancora alloggi di fortuna, capanne, rifugi, occupazione di aree con insediamenti abusivi e i nostri Vigili che, come in un ripetitivo dejà vu, intervengono su segnalazione, propongono e, ottenute le autorizzazioni, ottengono la rimozione e la ripulitura del sito.
Ancora una volta! Non si contano più questi interventi e viene spontaneo domandarsi come non si sia ancora riusciti ad ottenere dalle autorità un provvedimento definitivo verso questa comunità ormai stanziale che da anni vive di accattonaggio e di altre intuibili attività e che quotidianamente, ad ore fisse, viaggia sui mezzi pubblici sempre senza biglietto. Non esiste più il foglio di via? Queste persone non hanno dimora, né lavoro regolare che procuri loro proventi leciti e quindi, come numerosi altri che bivaccano per le strade della Città, non sono nella posizione di rimanere sul territorio comunale.
In quanto alla frana della Vesca, è un altro fatto acquisito e documentato e ricordo che, anche se un discusso e discutibile provvedimento del Consiglio Comunale di qualche anno fa (che ebbe il pregio, si fa per dire, di portare la vicenda sulle pagine dei quotidiani nazionali) in forza del quale la zona soprastante l’Aurelia divenne edificabile e sulla quale insiste un consistente progetto edilizio, sarebbe anche qui tempo di provvedere in maniera concreta e definitiva a mettere in sicurezza la zona con interventi che, almeno per quanto possibile, consolidino il territorio e soprattutto inducano a rivedere una decisione che, se non modificata in funzione della evidente instabilità della zona, procurerà danni e causerà tragedie che già per gli stessi motivi (edilizia su frana attiva), si sono puntualmente verificati in molte altre zone del Paese.
Urgono quindi interventi che modifichino la situazione in essere e, nel primo caso, non costringano i Vigili Urbani, ai quali va tutta la nostra stima e la nostra solidarietà, a reiterare interventi-fotocopia e, nel secondo, a non nascondere la rumenta sotto il tappeto, perché la storica frana della Vesca, proseguendo nella sua lenta ma inesorabile discesa verso il mare, alla fine presenterà il conto, e sarà salato!

Teresa Barazzetti