Ritorno di Rifondazione Comunista nel comprensorio dianese con 4 consiglieri comunali

18 maggio 2011 | 18:50
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Ritorno di Rifondazione Comunista nel comprensorio dianese con 4 consiglieri comunali

“Sappiamo che il compito che attende ora i nostri consiglieri è molto arduo” dice il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Mariano Mij

I candidati di Rifondazione Comunista del Circolo Dianese, in particolare Roberto Grita a Diano Marina, Pierluigi Zuccolo a Diano Castello, Eros Rubicone, Marco Bernardini e Giuseppe Calabrese a Diano Arentino, Carolina Cecchi a Villa Faraldi, ringraziano tutti quanti hanno accordato loro la fiducia elettorale, scegliendo la possibilità di avere dei diritti contro quella di elemosinare dei favori.
Pur in un quadro politico ancora largamente sbilanciato a destra, l’impatto della questione morale ha permesso la presenza di una opposizione veramente alternativa che garantisca un processo democratico nella formazione delle decisioni amministrative.

Il Segretario del Circolo Dianese, Giambattista Acquarone, dichiara: «Seguendo l’indicazione del nostro Segretario Nazionale Paolo Ferrero, e cioé lavorando su quel 90% che abbiamo in comune e non su quanto ci divide, abbiamo costituito liste aggregando intorno a Rifondazione sia altre forze politiche che cittadini non integrati nei partiti, ma comunque sempre con una chiara impronta di sinistra, gente disposta a "metterci la faccia" e che non cerca il posto in comune solo per favorire parenti e amici, come hanno fatto molti altri.
Tutte le liste di tutti i comuni hanno parlato di raccolta rifiuti porta a porta. Noi non ci limiteremo ai rifiuti: col metodo del porta a porta faremo anche la "raccolta dei mugugni", per portare nei consigli comunali la voce di chi prima ha sempre contato poco.»

Pierluigi Zuccolo, eletto consigliere a Diano Castello, ricorda: «Uno dei punti programmatici sui quali abbiamo insistito maggiormente in tutti i comuni, e che sarà la nostra costante preoccupazione nei prossimi anni, è la tutela della storica caserma "Camandone". Vogliamo che questa grande struttura, che si estende su oltre 13 ettari, non sia destinata né alla speculazione ad uso abitativo (di fatto seconde case, delle quali non sentiamo certo il bisogno) né, tantomeno, alla creazione di uno shopping center mastodontico, che annienterebbe il piccolo commercio locale con la perdita di centinaia di posti di lavoro, ma diventi un fulcro sociale, culturale e aggregativo per l’intero comprensorio, con quelle strutture sportive, sale convegni e spazi di riunione che oggi ci mancano.
Fu proprio sulle colline di Diano Castello che nel settembre 1943, sotto il comando di "U Megu" Felice Cascione, ebbe inizio la lotta partigiana in Liguria, e nel "casone" in località Magaiettu fu scritta la prima versione di Fischia il Vento. I primi partigiani che salirono in montagna con Cascione non furono forse più numerosi dei nostri candidati, ma anche loro ebbero il coraggio di metterci la faccia e, spesso, la vita, perché l’Italia diventasse un paese migliore. È pensando anche a loro che abbiamo quindi deciso di impegnarci in prima persona, perché il vento torni a fischiare.»

Eros Rubicone, neo-consigliere a Diano Arentino, aggiunge: «Abbiamo già preparato varie interpellanze da presentare ai consigli comunali. Inizieremo con la richiesta di una presa di posizione da parte delle Amministrazioni sul problema della privatizzazione dell’acqua e sul nucleare, e proseguiremo quindi coordinando gli sforzi di tutti i nostri consiglieri per migliorare il comprensorio, senza però dimenticare le peculiarità e le necessità di ogni singolo comune.»
Per quanto riguarda lo specifico di Diano Arentino l’altro neo-consigliere Marco Bernardini ribadisce: «Stiamo realizzando una valutazione geologica sul problema della grossa frana apertasi di recente lungo la Provinciale che sale da Diano Roncagli. Se sarà il caso interverremo richiedendo una seduta di Consiglio Comunale specifica su questo argomento, del quale abbiamo già anche informato il presidente Burlando.»

Conclude il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Mariano Mij: «Sappiamo che il compito che attende ora i nostri consiglieri è molto arduo: non solo dovranno contrastare le tendenze speculative delle coalizioni di maggioranza, spesso supportate da gruppi clientelari, ma dovranno anche lavorare duro, in vista delle elezioni politiche del prossimo anno, per ridare al Partito quella visibilità che gli viene negata dai media.
Per fare questo ci sarà bisogno, oltre che di un’azione di "trincea" per preservare dalle grinfie del "libero mercato" quel poco di sociale e di territorio che rimane, anche di presentare proposte concrete ed attuabili che dimostrino l’utilità, anche nelle piccole realtà locali, di una struttura di partito che dispone di competenze e risorse umane a livello nazionale.»

Partito della Rifondazione Comunista – Circolo Dianese