Prove Invalsi. L’indignazione di un’altra mamma: “spero che giovedì le classi siano deserte”

8 maggio 2011 | 20:30
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Prove Invalsi. L’indignazione di un’altra mamma: “spero che giovedì le classi siano deserte”

Dopo lo sfogo della mamma di un alunno della scuola media Dante Alighieri, ad espriemere le sue perplessità sulle prove Invalsi è un’altra mamma di un ragazzo di I media della Giovanni Pascoli

Cara mamma della scuola Dante Alighieri, sono una mamma di un ragazzo di I media della Giovanni Pascoli. Chiedo scusa per non aver risposto prima.
La voglio ringraziare perché dopo la sua email (che, solo un quotidiano on-line ha pubblicato integralmente) ho iniziato ad informarmi sulle “prove Invalsi” e ciò che ho scoperto mi ha sbalordito.
Otto milioni di euro per testare la preparazione dei nostri figli!!!! mi sembrano tanti soldi e poi come si fa a pensare di proporre dei test che non tengono conto di niente. ( un ragazzo del liceo ha il test uguale a quello che frequenta ragioneria, classi con maggioranza di extracomunitari hanno lo stesso test di classi totalmente italiane ecc.).
Cosa si vuol dimostrare con questi test? Che nella tal regione sono più istruiti o che in quella scuola quella data prof. è migliore di un’altra? Forse,con 8 milioni di euro si potrebbero dare sussidi maggiori alle scuole così da migliorarle ,visto che la scuola italiana è il terzo mondo delle scuole.
Cara mamma, mi spiace dirle che giovedì saranno solo i nostri 2 ragazzi a non andare a scuola perchè parlando con altri genitori, mi sono accorta che il problema non è sentito, e la mancanza di risposte alla sua email ne è la dimostrazione. Forse se avesse scritto in merito alle mense o all’orario scolastico o qualche insegnante che maltratta i bambini sarebbe stata tempestata di email.

Penso però che, se noi italiani abbiamo 8 milioni di euro da buttare potremo usarli per cause più valide . Ritengo che non dobbiamo arrenderci e, anche se sole, dobbiamo mantenere la nostra posizione perchè è nostro dovere di genitori, lottare per il benessere dei nostri figli e non si può sempre accettare tutto passivamente.

Ho ancora la speranza che giovedì le classi siano deserte ,che i prof. si rifiutino di correggere i test (visto che non è di loro competenza) e che i giornalisti possano fare un’interessante articolo,che magari venga letto da chi butta via 8 milioni di euro e l’anno prossimo li possa usare in maniera migliore.
una mamma