Primo Maggio: allarme disoccupazione giovanile. Daita (Cgil): “Il 28.6% è senza lavoro”






“Un dato drammatico – ha affermato Daita – che deve far riflettere sul cosa possiamo fare, non dico per risolvere il problema, ma sicuramente per varare una politica di rilancio, di lavoro e di concertazione…”.
‘La disoccupazione giovanile nel nostro Paese ha raggiunto cifre drammatiche e preoccupanti. I dati Istat parlano ormai di un 28,6 per cento, cio’ significa che siamo a un passo dal 30 per cento’.
Lo ha dichiarato, stamani, Nina Daita, del direttivo nazionale della Cgil, in piazza Colombo, a Sanremo, al comizio del Primo Maggio, che ha visto la partecipazione di decine di appartenenti alle diverse associazioni sindacali. ‘Un dato drammatico – ha affermato Daita – che deve far riflettere sul cosa possiamo fare, non dico per risolvere il problema, ma sicuramente per varare una politica di rilancio, di lavoro e di concertazione con le parti sociali, che puo’ portare a un miglioramento di questi dati’.
Sulle cause che hanno influito su un cosi’ tasso di disoccupazione, Daita ha detto: ‘La crisi internazionale ha, sicuramente, influito tantissimo, ma questo governo non ha fatto nulla sulle politiche per l’occupazione. Teniamo conto, inoltre, che il tasso di disoccupazione delle donne e’ doppio rispetto a quello degli uomini. Possiamo e dobbiamo pensare, ad esempio, ad incentivi economici e sgravi fiscali per le aziende che assumono donne. Un modo per rimettere anche in circolo i consumi’.
Ma non e’ tutto. ‘Si parla anche – conclude la rappresentante della Cgil – di milioni di giovani precari che non vengono considerati disoccupati, ma che non hanno risolto ugualmente il problema del rischio poverta’, lavorando magari per due sole ore al giorno. La fragilita’ del lavoro precario non esclude la poverta’, ma non risulta dai conteggi’.
Ascolta (QUI) l’audio di Nina Daita (Cgil)