L’ IDV non crede alla teoria del complotto leghista adombrata dal ex sindaco Bosio

31 maggio 2011 | 16:47
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L’ IDV non crede alla teoria del complotto leghista adombrata dal ex sindaco Bosio

Non dimettendosi Bosio ha condannato Bordighera ad ulteriori sei mesi di gestione commissariale”: netto il giudizio negativo del Segretario provinciale dell’Italia dei Valori Gabriele Cascino

Dimostrandosi solidale con il Consigliere del suo partito Claudio Martini, che in Consiglio provinciale ad Imperia ha duramente attaccato il Capogruppo del Popolo delle Libertà Giovanni Bosio già a capo dell’Amministrazione di Bordighera sciolta per mafia, il Segretario imperiese dell’Italia dei Valori Gabriele Cascino – Assessore regionale allo sport – esprime un giudizio fortemente negativo su tutte le scelte operate dal politico del centro- destra bordigotto, ivi compresa l’ultima, quella di ricorrere al Tar contro il Decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento del Consiglio Comunale di Bordighera per inquinamento mafioso.

Cascino la definisce “ un’ arma spuntata la cui efficacia è molto discutibile”.
Tempo fa, poco tempo dopo l’avvio della bufera giudiziaria sorta attorno alla ben note minacce agli Assessori Sferrazza ed Ingenito ed al Capogruppo d’opposizione del Pd Donatella Albano che si stava mostrando in tutta la sua serietà, consigliai a Bosio di dimettersi per il bene di Bordighera”, racconta poi il Segretario Cascino.

Poi lo stesso sottolinea come sarebbe stato evitato alla Città delle Palme un lungo commissariamento se solo l’allora suo Sindaco avesse raccolto il consiglio. Con le dimissioni infatti l’Amministrazione Bosio, e la maggioranza di centro- destra che la sosteneva, avrebbe costretto sì la Prefettura di Imperia a nominare sino alla Primavera del 2012, peraltro originariamente scadenza naturale della legislatura, un Commissario Prefettizio ma certamente il periodo di soggiacenza di Bordighera all’amministrazione del medesimo ora, con lo scioglimento del Consiglio Comunale per contiguità con la mafia, durerà almeno diciotto mesi cioè sei mesi in più, come previsto dalla Legge in casi del genere. “ In poche parole, non dimostrando amore per la sua città, Bosio ha sottratto ai bordigotti per ulteriori sei mesi il diritto ad autogovernare il proprio territorio ed a promuoverlo economicamente” ha ancora sottolineato Cascino. La stessa Italia dei Valori, e con essa il suo Segretario provinciale, poi ritiene risibile il ricorso che lo stesso Bosio ha avanzato contro il Decreto Presidenziale di scioglimento del Consiglio Comunale ed ha definito pure fandonie i sospetti, adombrati oltre che dall’ex Sindaco anche da alcuni suoi fedelissimi, in ordinead una presunta congiura organizzata dal Sottosegretario bordigotto Silvia Viale, il cui padre era Consigliere comunale nella “ Città delle Palme”, figura storica della Lega Nord cioè del partito che esprime a livello nazionale proprio il Ministro degli Interni, quel Roberto Maroni cioè che, in disallineamento con il rapporto fattogli recapitare in materia dal Prefetto di Imperai ha preparato lo scioglimento dell’Amministrazione della città dell’estremo Ponente ligure.