Giuseppe Fossati (FLI) interviene sulla richiesta di risarcimento di Acquamare

22 maggio 2011 | 11:53
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Giuseppe Fossati (FLI) interviene sulla richiesta di risarcimento di Acquamare

“La prima mia reazione è stata una sonora risata: la Commissione non ha rapporti con Acquamare, ma solo con la Porto di Imperia s.p.a., che è l’unica concessionaria del porto, almeno sulla carta”

Ho letto oggi sui quotidiani che Acquamare avrebbe promosso contro i componenti della Commissione di Vigilanza e Controllo sul porto turistico una causa per richiedere un risarcimento danni di 4 milioni di euro in quanto, pare di capire, nel rilevare delle irregolarità e/o omissioni da parte della concessionaria Porto di Imperia s.p.a., la Commissione avrebbe causato gravi danni commerciali e di immagine alla Acquamare stessa.
La prima mia reazione è stata una sonora risata: la Commissione non ha rapporti con Acquamare, ma solo con la Porto di Imperia s.p.a., che è l’unica concessionaria del porto, almeno sulla carta.
In ogni caso (tralasciando gli aspetti formali e andando alla sostanza: Acquamare è, di fatto, “proprietaria” del 70% del porto, direttamente, e di un ulteriore 10%, indirettamente, quale socia al 33% della Porto di Imperia s.p.a.) non può che far ridere pensare che il controllato chieda i danni al controllore perché ha fatto il suo dovere.
I componenti della Commissione devono pagare i danni perché, nel rilevare irregolarità e/o omissioni hanno provocato un danno “all’immagine” del controllato? La cosa è talmente comica da rivaleggiare con la nota tesi sulle parentele di una signorina marocchina sostenute dalla maggioranza parlamentare, omologa a quella che regge il nostro Comune.
Banalizzando, sarebbe come dire che un Vigile Urbano posto a dirigere il traffico davanti al Comune (l’esempio non è assolutamente casuale) e che mi fermasse per contestarmi un’infrazione mi dovrebbe poi pagare il danno “all’immagine” causatomi.
Finito di ridere, però, mi sono fermato a ragionare e sono giunto alla conclusione che, poiché ho rispetto dell’intelligenza di tutti, non posso pensare che il Sig.CALTAGIRONE sia mosso solo dall’intento di far ridere a crepapelle il sottoscritto e tutti coloro che non si fanno impressionare da richieste danni tanto mirabolanti quanto assurde.
Allora mi è tornato alla mente l’effetto della richiesta di addirittura 300 milioni di euro al Comune per i danni derivanti dall’annullamento della concessione demaniale (il cui effetto, stante la “strenua” difesa del Comune di Imperia, è durato qualche giorno): una amministrazione intimidita che ha deciso, di fatto, un sostanziale arretramento del Comune da quella linea di rigore e richiesta di rispetto delle regole puntualizzata nella delibera di indirizzo del settembre 2010.
Ritengo quindi evidente che la richiesta danni di oggi segua la stessa strategia: intimidire i membri della Commissione e, ancora una volta, il Comune (ricordo che nella commissione vi sono due membri dell’operato dei quali il Comune risponde solidalmente, in quanto, uno, è un proprio dirigente, Lunghi, l’altro, è un delegato del Sindaco, Erasmi).
Cosa si vuole ottenere dalla Commissione è chiaro (un po’ più di “comprensione” ed “elasticità”); meno chiaro quello che si vuole ottenere dal Comune, ma credo che non mancheremo di saperlo a breve; basterà leggere gli interventi del “salvatore della Patria” di turno (sono curioso di vedere se sarà sempre lo stesso) ed i resoconti del prossimo vertice tra Comune e Acquamare, che ovviamente, finirà a pacche sulle spalle, grandi sorrisi e giuramenti di grande amicizia per la Città.

Giuseppe Fossati (Capogruppo FLI Comune di Imperia)