Fossati (FLI): “L’amministrazione comunale di Imperia è in evidente stato confusionale”

26 maggio 2011 | 13:58
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Fossati (FLI): “L’amministrazione comunale di Imperia è in evidente stato confusionale”

“Sarebbe forse il caso che l’Amministrazione si fermasse ad analizzare cosa sta succedendo, perché sta succedendo e prendesse atto che, con tutta evidenza, così non si può andare avanti”

Questa mattina, come tutti i giorni, ho letto i giornali locali a maggiore diffusione e, anche alla luce anche di quanto pubblicato nei giorni scorsi, non ho potuto che concludere come l’amministrazione comunale imperiese sia in un’evidente stato confusionale.
Faccio un rapido elenco, senza presunzione di completezza, di quanto abbiamo visto e sentito nelle scorse settimane:
a) dure dichiarazioni dell’Amministrazione secondo cui si sarebbe stata richiesta una nuova “governace” della Porto di Imperia, seguite però dalla nomina del nuovo consiglio di amministrazione (identico al precedente fatto salvo per in cambio dei soli membri nominati dal Comune), con rinunzia del Comune alla presidenza, in favore del socio privato; seguito da gustose e divertenti dichiarazioni dell’Amministrazione secondo cui, così facendo, si è perseguito l’interesse del Comune;
b) dichiarazioni dell’Amministrazione secondo cui, con la rinunzia al ricorso al Consiglio di Stato avverso la nota sentenza del TAR che ha restituito la concessione demaniale del Porto alla Porto di Imperia s.p.a., quest’ultima avrebbe rinunziato alle azioni di danni, seguite però, dopo qualche settimana, dalla notizie che Acquamare ha chiesto 4 milioni di euro di danni alla Commissione di Vigilanza, nella quale siedono due membri nominati dal Sindaco e del cui operato il Comune risponde;
c) dure dichiarazioni dell’Amministrazione di assumere ordinanze per far sgomberare la “montagna del disonore” entro luglio, cui, il giorno seguente, fa però seguito dichiarazione con cui si ammette che non è possibile emettere tale ordinanza;
d) dure dichiarazioni dell’Amministrazione secondo cui “non sarà la spa del Porto da decidere se il Comune sostituirà i propri membri nella commissione di vigilanza” et similia (senza peraltro chiarire se si intende sostituirli o meno), seguite da un incontro con i vertici della Porto di Imperia dal quale emerge che “il Sindaco ha compreso le reali intenzioni” della Società (ne sono certo) ed è stato programmato un incontro tra tecnici comunali e societari ”per cercare eventuali altre soluzioni logistiche per sistemare al più presto i detriti rimasti” (sta forse per tornare di moda il “vulcano” presso il depuratore o qualche altra bizzarra idea?);
e) gestione assurda e sgangherata (per non dire altro) della vicenda spiagge: gara, esclusione dalla gara dei partecipanti, ricorso al T.A.R., dichiarazioni che il Comune gestirà direttamente, pubblicazione invece di un nuova bando di gara, modifica del bando “per un errore”, sequestro della Procura, valutazione di ammissibilità delle domande alla presenza della Polizia Giudiziaria, esclusione, probabilmente “prudenziale”, di partecipanti “eccellenti”, probabile nuovo ricorso al T.A.R., ecc.
f) vigili urbani che, in violazione di ogni procedura di legge, vengono sanzionati d’autorità come se fossimo in un film di Alberto Sordi degli anni ’50, con ovvio seguito di giuste e legittime reazioni sindacali (chi sbaglia deve essere sanzionato, ma solo a seguito di regolare contestazione e procedimento disciplinare, nel quale deve essere consentito articolare le proprie difese), cui hanno fatto riscontro dichiarazioni dell’Amministrazione di arroganza tale da rasentare il limite del ridicolo, cui ha fatto seguito l’ovvia e prevedibile interruzione delle reazioni sindacali con richiesta di intervento del Prefetto.
Tutto questo in poche settimane, non c’è che dire: o Imperia è finita al centro di una rarissima congiuntura astrale che provoca una sindrome da confusione mentale diffusa o sarebbe forse il caso che l’Amministrazione si fermasse ad analizzare cosa sta succedendo, perché sta succedendo e prendesse atto che, con tutta evidenza, così non si può andare avanti ed urge un radicale cambio di rotta, di persone, di atteggiamento e soprattutto, bisogna di finirla di fare i forti con i deboli (o presunti tali) e i deboli con i forti (o presunti tali).

Giuseppe Fossati
Capogruppo FLI