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“Clandestini a Sanremo, la situazione è sempre più preoccupante”

2 maggio 2011 | 11:21
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“Clandestini a Sanremo, la situazione è sempre più preoccupante”

“Come si può pensare che le forze dell’ordine presenti sul territorio, in numero appena sufficiente a controllare la criminalità locale, definita micro per non impressionare; gli ubriachi al volante, le infrazioni stradali?” si domanda Teresa Barazzetti

Spett. Redazione,
clandestini alla Pigna, in Via Capitan Pesante (non proprio centro storico!), in Piazza Colombo e per le strade del centro, ora anche al Porto Vecchio,  sulle barche e negli stabilimenti balneari: effrazioni, danni, saccheggi, furti e imbrattamento. Questo a Sanremo, mentre la situazione di Ventimiglia è disperata e peggio diventerà.
Queste persone non hanno reddito, non un posto dove alloggiare legalmente, l’unico "lavoro" che potrebbero trovare è lo spaccio e nessuno provvede ad arginare arrivi che rischiano di saturare ogni angolo della nostra provincia che, nell’indifferenza e nel disinteresse delle istituzioni, sta diventando una nuova Lampedusa, dove però nessuno manderà navi per tamponare una falla destinata comunque ad aprirsi altrove e dalla quale fuoriusciranno altre orde pronte ad occupare spazi ovunque riescano ad arrivare.
Come si può pensare che le forze dell’ordine presenti sul territorio, in numero appena sufficiente a controllare la criminalità locale, definita micro per non impressionare; gli ubriachi al volante, le infrazioni stradali ecc., lo spaccio fiorente, l’abusivismo dilagante, il traffico caotico ecc. possano far fronte ad una situazione che va degenerando rapidamente senza che alcuno fornisca loro i mezzi per porvi rimedio?
Il nostro ex-ministro Claudio Scajola vaneggia sui vantaggi del nucleare, e non potrebbe fare diversamente, considerato che ne è uno dei più strenui sostenitori e nel contempo fa finta di ignorare che viviamo un’emergenza che, da parte di politici del suo calibro, meriterebbe ben altre prese di posizione. Se questo è comprensibile dal punto di vista della sua collocazione politica, non lo è altrettanto se si considera che è il suo territorio e la sua gente che vengono umiliati, insultati e pesantemente danneggiati da una situazione che sembra non riguardi nessuno di coloro che hanno avuto la capacità di metterci in questo guaio senza la volontà (o la capacità) di tirarcene fuori.
E’ ora che qualcuno faccia suonare la sveglia: sindaci, consiglieri provinciali, regionali, ministri della repubblica, il Paese che dovreste governare, mentre voi salvate i barconi dei clandestini, sta affondando sotto il peso di una situazione senza via d’uscita, perché le motovedette di soccorso qui non arrivano, mentre i clandestini quelli sì, arrivano ogni giorno e il tappo di Ventimiglia, al quale la Francia non consente di saltare, farà sì che a breve il recipiente sarà saturo e pronto ad esplodere al di qua della frontiera: le avvisaglie ci sono già tutte!

Teresa Barazzetti