Camporosso, il patto di stabilità degli anni 2009 e 2010

27 maggio 2011 | 22:34
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Camporosso, il patto di stabilità degli anni 2009 e 2010

Il sindaco Civardi apprezza il supporto ricevuto dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Liguria che svolge un controllo collaborativo

In una logica di massima trasparenza, che da sempre denota l’azione amministrativa del Comune di Camporosso, il Sindaco Tiziana Civardi rende noto il pieno rispetto del patto di stabilità per l’anno 2010 (certificato nel 2011). Per il 2009, invece, è stato accertato, dopo un attento controllo contabile con la Corte dei Conti di Genova, il mancato conseguimento degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno per il suddetto anno.

“La situazione finanziaria globale sta attraversando un momento buio – afferma il Sindaco Tiziana Civardi – e tutto si ripercuote anche sui Comuni. Nonostante la situazione di forte difficoltà generale, comunque, abbiamo rispettato il patto per il 2010. Il 2009, invece, per l’organizzazione del nostro Comune è stato un anno complesso, reso tale anche dall’avvicendarsi di diversi responsabili del servizio. Con la Corte dei Conti abbiamo constatato un errore materiale nella certificazione del patto”.

La Civardi apprezza il supporto ricevuto dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Liguria che svolge un controllo collaborativo: “Questo nuovo metodo di controllo è stato introdotto solo nel 2006, con una prospettiva di supporto agli enti e non già in una logica conformativa e tanto meno sanzionatoria. E’ veramente un sistema che funziona. Ora sono al vaglio le misure correttive da adottare”.

Il Sindaco precisa che il mancato rispetto degli obiettivi non è sintomo di cattiva gestione, ma dei parametri ristrettivi imposti da Roma per i Comuni sopra i 5.000 abitanti.

“Tutti i Comuni al di sopra dei 5.000 abitanti – spiega il Sindaco -, entro il 31 marzo di ogni anno, hanno l’obbligo di certificare il rispetto del patto di stabilità. Il patto di stabilità nasce dal bisogno di far convergere tutte le economie degli Stati membri dell’Unione europea, verso specifici parametri, comuni a tutti, in modo che si riducano quanto più possibile i debiti di ogni Stato. Dal 1999 l’Italia formula un proprio patto di stabilità esprimendo gli obiettivi programmatici per gli enti territoriali e i corrispondenti risultati da raggiungere ogni anno. Obiettivi – aggiunge il primo cittadino – che mettono a dura prova i Comuni. Soprattutto quei Comuni come Camporosso che hanno poco più di 5.000 abitanti. L’ANCI e diverse forze politiche ritengono i parametri del patto troppo penalizzanti, tanto è vero che ogni anno sono centinaia i Comuni che non riescono a rispettare gli obiettivi del patto”.

Camporosso conta solo 5.600 residenti ed è soggetto alle stesse regole di un Comune di un milione di abitanti. Il Sindaco aggiunge: “Mi auspico che il Governo recepisca le richieste dei sindaci affinché gli obiettivi del patto siano meno penalizzanti per gli enti locali che si trovano sempre in prima linea ad affrontare le problematiche dei cittadini. Molto più semplice è imporre dall’alto delle misure che a livello locale sono difficili da attuare, con il solo risultato di penalizzare i cittadini, le imprese e tutto il mondo del lavoro”.