E-mail alla Redazione |
Politica
/
Sanremo e dintorni
/

Sanremo, ordinanze sulla sicurezza: l’opinione di una lettrice

22 aprile 2011 | 16:21
Share0
Sanremo, ordinanze sulla sicurezza: l’opinione di una lettrice

“Al Sindaco di Sanremo chiediamo che si faccia parte diligente per far rientrare dalla finestra quello che hanno buttato fuori dalla porta, ovvero il diritto dovere di tutelare l’ordine e la legalità sul territorio comunale”

Ero a conoscenza del rischio che le ordinanze sindacali in tema di sicurezza potessero essere annullate a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale, ma speravo (e che altro ci resta più da fare?) che il provvedimento venisse impugnato o in qualche modo aggirato, come hanno fatto per tutto questo tempo i soggetti che avrebbero dovuto essere colpiti dai provvedimenti in tema di sicurezza emanati dal Sindaco, ovvero accattoni, prostitute, abusivi ecc.ecc.
A Sanremo non cambierà nulla, soltanto che coloro che agivano impuniti, infrangendo le norme, ora svolgeranno le loro attività in maniera del tutto legale o, quanto meno, non perseguibile, il che equivale a regolarizzare una miriade di abusi che concorrono a causare disordine, sfacciata concorrenza sleale, intralcio alla circolazione, molestie ecc.
Voglio solo sperare che quanto prima sia restituita ai Sindaci l’autorità e la dignità che loro competono per la carica che ricoprono e inoltre, quali responsabili e tutori della salute dei cittadini, venga loro riconosciuto il diritto di esercitare tale primario compito.
In ogni abuso incontrollato, a ben guardare, si può ravvisare un rischio per la salute e l’incolumità pubblica e questa, secondo me, potrebbe essere una buona carta da giocare sul tavolo della sicurezza e della legalità.
Se i panni stesi, al massimo, possono essere antiestetici o sgocciolare sulle teste dei passanti, altre attività, piuttosto diffuse sul territorio, costituiscono un serio pericolo di degrado per il tessuto sociale; se il divieto di seduta in Piazza Colombo viene violato da anziani e mamme con bambini, nessun danno può derivare alla comunità, mentre coloro per scoraggiare i quali era stato concepito, hanno contuinuato a svolgere i loro commerci in piedi, appoggiati ai muri o davanti alle vetrine dei negozi.
Quindi, poiché al Sindaco di Sanremo ancorché criticato (non si può piacere a tutti!) non mancano verve ed iniziativa, gli chiediamo che si faccia parte diligente per far rientrare dalla finestra quello che hanno buttato fuori dalla porta, ovvero il diritto dovere di tutelare l’ordine e la legalità sul territorio comunale, la salvaguardia della dignità e dell’immagine della Città e, last but not least (traduzione: ultimo ma non meno importante), la tutela della salute pubblica che significa: perseguire ed adoperarsi per garantire nel miglior modo possibile il benessere e la salute psico-fisica dei cittadini.

Teresa Barazzetti